
Dal Prosek al Parmesan, le imitazioni delle eccellenze italiane nel mondo
Il fenomeno è noto come Italian Sounding: consiste nell’utilizzare nomi che richiamano quelli dei prodotti più celebri del nostro Paese (soprattutto cibi e vini) per scopi commerciali. L’ultimo caso di imitazione è quello del vino per cui la Croazia ha fatto domanda alla Ue per la registrazione della menzione tradizionale. Ma sugli scaffali dei vari continenti si trovano anche la Zottarella, il San Daniele Ham e l’Asiago Cheese. Ecco i casi più famosi

La Croazia prosegue in Ue con la domanda di registrazione della menzione tradizionale “Prosek”, un vino che riprende il nome dell’eccellenza italiana delle bollicine. È solo l’ultimo caso di un utilizzo imitativo di nomi di prodotti italiani per scopi commerciali. Una pratica che provoca un grave danno economico alle aziende del nostro Paese
GUARDA IL VIDEO: Prosek e Parmesan, i finti prodotti italiani nel mondo
Il fenomeno è conosciuto come Italian Sounding, cioè l’uso di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia, per promuovere e commercializzare prodotti che non hanno niente a che fare con le eccellenze tricolori
La “strada del Prosecco”, viaggio tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene. FOTO
Di recente una ditta lettone ha usato dei sosia dei Maneskin per pubblicizzare una mozzarella italiana taroccata. “Sui tabelloni pubblicitari lettoni non solo si storpiano i nomi, ma si sfruttano i colori identitari della bandiera italiana insieme ai simboli del Made in Italy per vendere tarocchi che fanno concorrenza sleale alle produzioni nazionali”, ha denunciato Coldiretti

Chianti: Chianticella, Vit Chianti (Nella foto un kit per “trasformare l'acqua in vino” attraverso una bustina che mescolata in maniera espressa crea un fake Chianti). Salame: Salama Milano, Salama Napoli, Salami