
Assegno di maternità per donne non lavoratrici: quanto vale e come richiederlo
Si tratta di un’agevolazione di importo pari a 1.740 euro diretto alle madri che non hanno un lavoro, ma può essere richiesto al proprio Comune anche da donne con un’occupazione che non hanno diritto all’indennità di maternità dell’Inps o in alcuni altri casi. A volte a richiederlo può essere anche il padre

L’assegno di maternità dei Comuni è un’agevolazione che le madri non lavoratrici possono richiedere al proprio Comune di residenza per la nascita di un figlio o per l’adozione o l’affidamento preadottivo di un minore con meno di 6 anni, o 18 in caso di adozioni o affidamenti internazionali
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L’assegno spetta anche alle madri lavoratrici, ma solo in alcuni casi: se non hanno diritto all’indennità di maternità dell’Inps o alla retribuzione per il periodo di maternità; se l’importo dell’indennità o della retribuzione è inferiore all’importo dell’assegno (in questo caso la madre lavoratrice ne può richiedere la misura ridotta)
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L’agevolazione spetta alle cittadine italiane o comunitarie residenti in Italia al momento del parto o dell'ingresso in famiglia del minore adottato/affidato e, coi medesimi requisiti, anche alle cittadine non comunitarie residenti in Italia in possesso di carta di soggiorno o permesso di soggiorno Ce di lungo periodo
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In alcuni casi particolari, se la madre non può richiedere l’assegno, il beneficio può essere richiesto dal padre del bambino, dal genitore della madre, dall’adottante, dall’affidatario preadottivo o dall’affidatario non preadottivo

Il beneficio spetta per ogni figlio e, in caso di parto gemellare o di adozione o affidamento di più minori, l’importo è moltiplicato per il numero dei nati o adottati/affidati
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Si deve inoltre presentare un’autocertificazione in cui si dichiarano i requisiti per la concessione dell’assegno, come residenza e cittadinanza, di non avere diritto per il periodo di maternità all'indennità di maternità dell'Inps ovvero alla retribuzione (diversamente, dev'essere indicato l'importo di tali trattamenti economici per il calcolo della eventuale differenza); di non avere già presentato, per il medesimo figlio, domanda per l'assegno di maternità a carico dello Stato