
Rimborso Irpef e anno bianco: le novità di agosto per i lavoratori dipendenti e autonomi
Aumenti in busta paga per i dipendenti, che vanno da 690 a 1.880 euro a seconda del conguaglio delle detrazioni Irpef. Questo mese è partito ufficialmente l’esonero contributivo per gli autonomi fino a un massimo di 3.000 euro
.jpg?im=Resize,width=335)
Agosto è il mese delle buone notizie per lavoratori dipendenti e autonomi. I primi ricevono il rimborso Irpef che fa lievitare la loro busta paga, per i secondi ha preso ufficialmente il via l’anno bianco, l’esonero dei contributi previdenziali fino a un massimo di 3.000 euro
Rimborso Irpef, cos'è e a chi spetta
Per i lavoratori dipendenti, il rimborso Irpef varia dal tipo di contratto di lavoro. Si tratta delle detrazioni ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e il bonus viene accreditato direttamente in busta paga
Riforma del fisco, tutte le novità sulle tasse
I dipendenti lo ricevono grazie a una serie di detrazioni che vengono calcolate e rapportate in base ai giorni di lavoro effettuati durante l’anno. L’intero importo del rimborso è di 1.880 euro, ma alcuni potrebbero trovarsi cifre inferiori a seconda del tipo di contratto
Lavoro, scatta l'esonero contributivo per autonomi e professionisti
La detrazione arriva alla soglia massima quando il reddito complessivo del dipendente non supera gli 8.000 euro. Nel caso di contratto a tempo determinato, invece l’importo non può essere inferiore a una soglia prefissata

Il minimo che il lavoratore potrà ricevere sarà comunque di 690 euro che salgono a 1.380 se il reddito complessivo non supera gli 8.000 euro con un contratto a tempo determinato

L’anno bianco dei versamenti è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 per sostenere i lavoratori autonomi iscritti all’Inps o ad altre casse private, danneggiati dalla pandemia. Si tratta di un esonero dai contributi previdenziali che interessa i lavoratori che, nel periodo d’imposta 2019, hanno percepito un redito inferiore ai 50.000 euro e un calo del fatturato nel 2020 non inferiore al 33% rispetto all’anno precedente

Ci sono regole specifiche per le diverse gestioni: per i commercianti e gli artigiani l’agevolazione riguarda solo i contributi fissi; per i lavoratori non obbligati al contributo minimale, l’esonero ha a oggetto i contributi previdenziali complessivi; per gli iscritti alla gestione separata, si calcola sui contributi complessivi basati sul reddito prodotto e dovuti a titolo di acconti 2021, in scadenza entro il 31 dicembre 2021
Per ottenere l’esonero bisogna presentare la domanda all’istituto di previdenza di appartenenza. Le richieste all’Inps devono pervenire entro il 30 settembre 2021 e le istruzioni su come inviarla dovrebbero arrivare in breve tempo

La scadenza per le domande alle casse dei professionisti è invece il 31 ottobre 2021. Sulle modalità, bisogna attenersi alle indicazioni della gestione di appartenenza e chi richiede l’agevolazione deve essere in regola con il versamento dei contributi

L’ok della Commissione Ue, che ha approvato la compatibilità della misura con la normativa sugli aiuti di Stato, all’esonero contributivo 2021 ha sbloccato risorse per 2,5 miliardi di euro