Lavoro, scatta l’esonero contributivo per autonomi e professionisti
L’“anno bianco” dei versamenti ha lo scopo di aiutare i lavoratori indipendenti a fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia di Covid-19. Vale per chi è iscritto all’Inps o alle Casse private, a patto che abbia un reddito relativo al 2019 di massimo 50mila euro e nel 2020 abbia registrato un calo del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33%. L’esonero è al 100% fino a un tetto massimo di 3.000 euro
È entrato in vigore l’esonero contributivo per i lavoratori autonomi iscritti all'Inps e i professionisti associati alle Casse private
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Il cosiddetto "anno bianco" dei versamenti è stato deciso per venire incontro alle esigenze della platea di occupati indipendenti, danneggiati dalla pandemia di Covid-19
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Lo "sconto" sui versamenti è nato nell'autunno 2020 sotto il governo di Giuseppe Conte (quando fu inserita la norma nella Legge di Bilancio per il 2021) ed è stato rifinanziato dall'esecutivo di Mario Draghi con il decreto Sostegni
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La misura è finanziata con 2,5 miliardi e interessa i contributi previdenziali complessivi di competenza dell'anno 2021, e in scadenza entro il 31 dicembre 2021
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Per accedervi, bisogna avere un reddito complessivo lordo imponibile ai fini Irpef relativo al 2019 fino a 50.000 euro
Inoltre, bisogna aver registrato un calo del fatturato o dei corrispettivi nell'anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell'anno 2019
Per chi rientra in questi parametri viene disposto l'esonero della contribuzione previdenziale e assistenziale fino a un massimo di 3.000 euro
Le domande per l'ottenimento dell'esonero possono esser presentate dai professionisti iscritti agli Enti di previdenza privati entro il 31 ottobre 2021
Quelle all'Inps andranno invece inoltrate entro il 31 luglio 2021
Per poter ottenere l'agevolazione, tutti coloro che sono in possesso dei requisiti reddituali richiesti dovranno essere anche in regola con il versamento dei contributi. Però nel decreto legge Sostegni-bis si è intervenuti per consentire la presentazione della domanda anche se non si è in regola: la verifica verrà effettuata a partire dal 1° novembre, tenendo conto di quanto versato dagli interessati entro il 31 ottobre
Inoltre, essendo l'iniziativa rivolta alla platea degli occupati indipendenti, non potrà comprendere chi sia stato, nel periodo oggetto dell'esonero, titolare di un contratto di lavoro subordinato
Critica sulle tempistiche Confcommercio: "Il decreto interministeriale pubblicato oggi - dopo oltre due mesi di attesa - reca la data del 31 luglio come termine per la presentazione dell'istanza di riconoscimento del beneficio, a pena di decadenza dallo stesso" ed "è di tutta evidenza che tale termine non consentirebbe ai soggetti interessati di accedere ad un diritto riconosciuto loro dall'ultima legge di bilancio, tanto più alla luce del fatto che ad oggi l'Inps non ha ancora reso disponibile lo schema di domanda richiamato dal decreto in questione"