Intesa raggiunta a Palazzo Chigi dal premier Draghi e dal ministro Orlando. Saranno utilizzati gli ammortizzatori sociali prima della risoluzione del rapporto di lavoro. Un Cdm approverà il decreto che recepisce l'avviso comune siglato dalle parti sociali
Dopo una riunione durata oltre 5 ore, a Palazzo Chigi, è stato raggiunto un accordo sui licenziamenti. Le parti sociali - da Cgil, Cisl e Uil a Confindustria - hanno firmato un avviso comune siglato anche dal premier Mario Draghi e dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. Prevede un impegno a far ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali esistenti prima di ricorrere all'interruzione del rapporto di lavoro. Si apre anche un tavolo permamente di confronto per monitorare l'andamento occupazionale in questa fase di ripresa dell'attività post Covid. Le norme non cambiano e al Consiglio dei Ministri verrà approvato il decreto che conferma il blocco solo per il settore tessile, per quello della moda e per il calzaturiero. Ma dall'1 luglio, c'è un impegno ad utilizzare in ogni caso, per tutti, le 13 settimane di cig ordinaria disponibili.
La proposta dei sindacati
I leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri dopo aver ribadito il no alla soluzione prospettata dal governo (sblocco dei licenziamenti dall'1 luglio e tutela solo per alcuni comparti), hanno rivolto la loro proposta direttamente a Confindustria. I sindacati hanno messo sul tavolo l'impegno delle imprese a ricorrere in ogni caso a 13 settimane di cig ordinaria a zero ore. L'intesa. alla quale si è giunti, rappresenta di fatto una proroga del blocco dei licenziamenti a ottobre, per tutti, e non selettivamente tutelando solo i lavoratori dei settori maggiormente in crisi come la filiera del tessile e della moda.
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I sindacati: "Segnale importante, risposta a tante persone"
L'accordo sul tema del blocco dei licenziamenti "è un segnale importante". Lo dicono Cgil, Cisl e Uil dopo la riunione a Palazzo Chigi. "Stasera è un primo importante passo", spiega il segretario della Cisl Luigi Sbarra. "Viene data risposta alle tante persone che avevano preoccupazioni", sottolinea il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri. "E' un risultato che risponde alla mobilitazione che c'è stata sabato, l'unità sindacale lo ha prodotto. In questa dichiarazione è previsto l'impegno per avviare il confronto per la riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive", aggiunge il leader della Cgil Maurizio Landini