Covid, blocco licenziamenti selettivi e rinvio cartelle: verso nuovo decreto-legge
Fonti governative confermano che il governo sta lavorando a un provvedimento del valore di circa 3 miliardi che dovrebbe arrivare entro l’inizio della prossima settimana, prima dell’1 luglio. Una parte della cifra potrebbe rifinanziare la nuova Sabatini e le modifiche al Sostegni bis, ora all'esame della commissione Bilancio della Camera. Possibile anche una proroga per il pagamento della Tari
Un nuovo decreto in lavorazione da parte del governo per prolungare il blocco dei licenziamenti, ma non solo. L’esecutivo starebbe infatti lavorando anche per spostare il termine per l'invio delle cartelle e per prolungare la cig Covid per alcuni settori in crisi, come il tessile. Tra le misure, si va anche verso una proroga per il pagamento della Tari
Blocco licenziamenti, tempi stretti: le ipotesi sul tavolo
Lo si apprende da fonti ministeriali. Nel decreto dovrebbe rientrare anche il rifinanziamento della nuova Sabatini, le cui risorse sono esaurite. Lo sportello per le ultime domande si è chiuso il 2 giugno scorso
Licenziamenti, il Pd propone il blocco selettivo fino al 30 settembre
L’arrivo del provvedimento è atteso per l’inizio della prossima settima, per evitare che dall’1 luglio ripartano licenziamenti e cartelle. Il valore per la misura sarebbe inferiore ai 3 miliardi
Fisco, tra le ipotesi il rinvio delle cartelle di altri due mesi
Ad annunciare la possibile proroga del pagamento Tari è la viceministra all'Economia Laura Castelli: "Dobbiamo dare più tempo ai Comuni per approvare le tariffe e i regolamenti della Tari. È una necessità su cui c'è grande sensibilità e ampia convergenza". La norma prorogherà il termine al prossimo 31 luglio
Tari 2021, i costi città per città
Il nuovo decreto verrà finanziato con il 'tesoretto' ricavato dalle richieste inferiori alle attese da parte delle imprese per ricevere i sostegni. La platea dei destinatari è infatti di 1,8 milioni, mentre inizialmente il governo ne aveva stimati oltre 3 milioni
Ssostegni bis, tutte le proposte dei partiti
Le risorse risparmiate si aggirerebbero tra i 4 e i 5 miliardi. Una parte verrà destinata per ampliare la platea, includendo tra i beneficiari dei sostegni anche le imprese con fatturato tra 10 e 15 milioni di euro, come indicato dal ministro dell'Economia Daniele Franco
Sindacati, il 26 giugno tre manifestazioni unitarie: Cgil, Cisl e Uil
Un'altra parte andrà a prolungare la cassa integrazione Covid, a rifinanziare gli incentivi sull'acquisto dei beni strumentali previsti dalla Sabatini e a rinviare di altri due mesi la ripresa dell'invio delle cartelle (fino all’1 settembre)
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
Tra gli strumenti previsti dalla nuova Sabatini, dedicati alle Pmi, ci sono macchinari, impianti produttivi, hardware, software e tecnologie digitali
Una parte delle risorse potrebbe servire al Parlamento per le modifiche al decreto Sostegni bis, attualmente all'esame della commissione Bilancio della Camera
"Il tempo sta per scadere. Mancano pochi giorni alla fine del blocco dei licenziamenti, il 30 giugno, e se non si troverà subito una soluzione ci troveremo di fronte a un'ondata di licenziamenti", ha avvisato la capogruppo di Leu Loredana De Petris
"Siamo ottimisti sulla mediazione del ministro Andrea Orlando per una proroga selettiva del blocco dei licenziamenti", affermano fonti parlamentari del Pd a proposito delle misure che dovrebbero essere introdotte con questo nuovo decreto-legge