
Torna il redditometro, il Mef avvia il confronto sul decreto: ecco su cosa si baserà
Dalle spese per il mutuo a quelle per l'affitto, per la gestione di un'auto, per i medicinali, per i figli a scuola e per l'università, così come bollette, consumi telefonici e abbonamenti alla pay tv: il governo punta alla riattivazione del Redditometro. Previste 55 diverse tipologie di famiglie tipo, ma c'è chi non è d'accordo
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Le spese per il mutuo e quelle per l'affitto, ma anche auto, medicinale, bollette e pay tv: il governo punta alla riattivazione del Redditometro
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Per questa ragione, il dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia ha pubblicato sul proprio sito una consultazione con le categorie sullo schema di decreto - anticipato da Il Sole 24 Ore - con gli elementi dai quali ricostruire la capacità contributiva dei contribuenti a partire dal 2016
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L'accertamento di questo strumento, che si avvale anche di medie Istat per le spese alimentari e per l'abbigliamento - scatterebbe con uno scostamento del 20%. Sono previste, tra l'altro, 55 diverse tipologie di famiglie tipo
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L'obiettivo del decreto è quello di riavviare questo strumento per risalire in modo presuntivo ai redditi dei contribuenti persone-fisiche. Questo metofo di fatto era stato bloccato nel 2018, quando si decise di aggiornare i parametri ma anche di prevedere che l'attuazione sarebbe stata subordinata a una consultazione dell'Istat e delle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori

In particolare si tratta delle spese che riguardano gli alimenti e le bevande, l'abbigliamento e le calzature, le spese per l'acqua e il condominio, quelle per la manutenzione ordinaria della casa, le spese per la gestione - in termini di carburanti e cambio olio - di un'autovettura, le spese per i trasporti pubblici, quelle per la scuola e l'università, per i prodotti di cura della persona

Il nuovo sistema, che mantiene nei suoi dati anche il costo di gestione di un cavallo, considerato pari a 10 euro al giorno se in pensione o a 5 euro se mantenuto in proprio, vigilerà anche sulle spese per alberghi e viaggi, per i centri benessere, per l'acquisto di gioielli e orologi

Sarà valutata la capacità di risparmio, considerata come parte di reddito non utilizzata per consumi e investimenti. Un ulteriore capitolo nel quale sarà in particolare valutato l'incremento patrimoniale: quello su immobili e autoveicoli, ma anche su azioni, obbligazioni, fondi e polizze vita, per citarne solo alcuni. Rientrano in questo schema anche gli oggetti d'arte o antiquariato

La massa di informazioni servirà a risalire con attenzione al reddito disponibile e quindi alla capacità contributiva delle persone. Ma il fisco darà anche la possibilità ai contribuenti di dare una prova contraria: ad esempio dimostrare che le spese sono state sostenute grazie a redditi non considerati oppure che le spese attribuite hanno un diverso ammontare o che la quota di risparmio utilizzata per i consumi si era formata negli anni precedenti

Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, ha commentato così la possibile riattivazione del Redditometro: "Non deve bastare uno scostamento del 20% delle medie Istat per far scattare un accertamento"

"Secondo i dati resi noti mercoledì scorso dall'Istat - spiega Dona -, in media una famiglia spende 42,54 euro al mese in bevande alcoliche e tabacchi, pari a 510,48 euro all'anno. Peccato che se in una famiglia nessuno fuma e sono astemi, le spese siano pari a zero"

Lo stesso Dona conclude: "Per abbigliamento e calzature si spendono 87,98 euro al mese, pari a 1055,76 euro all'anno. Possibile che uno scostamento di appena 211 euro, il 20%, sia sufficiente per insospettire il fisco? Basta che un componente della famiglia comperi quell'anno un cappotto, ossia decida di fare una tipica spesa una tantum, per falsare la media e superare il tetto"