Il numero di occupati nel primo trimestre 2021 è calato di 243mila unità rispetto al trimestre precedente e di 889mila unità rispetto allo stesso periodo del 2020. Un dato che risente della nuova metodologia adottata, che considera infatti non occupate le persone in cassa integrazione da almeno tre mesi
Segnali che puntano verso il basso sul fronte occupazione. Secondo gli ultimi dati Istat sul mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione del primo trimestre 2021 è salito al 10,4%, con un aumento dello 0,5% sul quarto trimestre del 2020, e dell'1,2% sul primo trimestre del 2020.
Occupati in calo, ma metodologia diversa
Il numero di occupati nel primo trimestre 2021 è calato di 243mila unità, pari al -1,1%, rispetto al trimestre precedente, e di 889mila unità (giù del -3,9%) rispetto al medesimo periodo del 2020.
Questo dato tuttavia risente della nuova metodologia adottata: si considerano infatti non occupate le persone in cassa integrazione da almeno tre mesi. Un ammortizzatore sociale che è stato usato in modo esteso durante la crisi economica dovuta al Covid.
L'aumento dei disoccupati sul trimestre precedente è di 103mila unità, mentre è pari a 240mila sul primo trimestre 2020. I dati pesano sulle spalle soprattutto dei dipendenti, in particolare quelli a tempo determinato (-576 mila, con una diminuzione del -3,2%), e degli indipendenti (-313 mila, con un calo del -6%).