
Bonus mobili, spese detraibili anche con sconto in fattura e cessione del credito
La novità è prevista da un emendamento al Decreto Sostegni. I nuovi metodi per usufruire dell’agevolazione fiscale si aggiungono alla possibilità di recuperare le spese tramite detrazione in dieci anni in sede di dichiarazione dei redditi. Invariato l'ambito di applicazione: si tratta sempre di acquisto di elettrodomestici e arredamento nell’ambito di lavori di ristrutturazione di un immobile

Novità in tema di detrazioni per la casa. Tra gli emendamenti votati dalla commissione congiunta Bilancio e Finanze del Senato alla legge di conversione del Decreto Sostegni, c’è anche una norma per cui diventa possibile cedere il credito e ottenere lo sconto in fattura anche per il bonus mobili. Ecco cosa prevede la misura
Decreto Sostegni bis, i nuovi requisiti per il bonus affitto 2021L’art. 121 del Decreto Sostegni prevede la possibilità di usufruire di una serie di detrazioni (ecobonus, bonus facciate, sismabonus) in due diversi modi
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Con uno sconto in fattura, anticipato dal fornitore, oppure tramite cessione del credito di imposta, anche a istituti di credito
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Con l’emendamento, presentato dal Movimento Cinque Stelle, entra nella lista anche il bonus mobili, fino a oggi recuperabile solamente tramite detrazione in dieci anni in sede di dichiarazione dei redditi
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Il bonus mobili era l’unico, insieme all’incentivo per la sistemazione di terrazze e giardini, a non poter usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito

Con l'emendamento, anche per il bonus mobili si potrà chiedere direttamente al proprio fornitore di recuperare in fattura il 50% della spese sostenute (fino a 16mila euro) oppure farlo presso una banca
La novità non va a cancellare la possibilità di recuperare le spese in sede di dichiarazione dei redditi. Le tre opzioni sono tutte valide e alternative
Non vengono modificate le regole generali previste per il bonus in questione: l’agevolazione fiscale riguardante mobili e grandi elettrodomestici deve essere collegata a operazioni di ristrutturazione

Il bonus mobili si basa su un meccasimo scalare

Se i lavori sono iniziati dal 2019, sono agevolati gli acquisti fino a fine 2020

Se sono iniziati nel 2018, sono agevolati gli acquisiti fino a fine 2019. E così via

Questo significa che un contribuente che ha avviato un intervento edilizio entro il 31 dicembre 2019 oggi è fuori dal campo di applicazione del bonus mobili, ma potrà usufruire dell’agevolazione per gli interventi nuovi avviati da ora alla fine dell’anno

Non previsto alcun vincolo di priorità per i pagamenti: una volta iniziato l’intervento di ristrutturazione, i pagamenti al mobilificio possono precedere quelli all’imprese edile e viceversa