Bonus idrico 2021 da 1.000 euro: ecco perché non è ancora partito
Introdotto lo scorso gennaio, il provvedimento non è ancora stato attivato perché manca il decreto attuativo che doveva essere emanato a 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio. Si tratta di un fondo di 20 milioni di euro il cui fine è quello di incentivare la sostituzione della vecchia rubinetteria e dei vasi sanitari per un migliore risparmio dell’acqua
Il bonus idrico non è ancora partito: introdotto con la legge di Bilancio del 2021, questo provvedimento non è tutt’oggi sfruttabile dai cittadini
Bonus idrico 2021: 1.000 euro per nuovi lavandini, docce e rubinetti
Il motivo del mancato avvio è che manca ancora il decreto attuativo del ministero dell’Ambiente
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Decreto che doveva essere emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio, ovvero entro il 2 marzo 2021
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Il governo fa però sapere che non si tratta di un bonus cancellato: seppur con ritardo, è entrato nella fase della concertazione con gli altri ministeri coinvolti
Bisognerà dunque aspettare ancora qualche settimana per la comunicazione ufficiale da parte del ministero dell’Ambienta sull’effettiva partenza del bonus idrico
Si tratta di un provvedimento che ha come obiettivo quello di incentivare la sostituzione dei vecchi rubinetti, soffioni e vasi sanitari per ricavarne un risparmio di risorse idriche
Il contributo è finanziato con un apposito fondo istituito dal ministero dell'Ambiente
In particolare, la legge di Bilancio del 2021 ha stanziato 20 milioni di euro con cui coprire il bonus idrico che ha un valore di 1.000 euro per ciascun richiedente fino ad esaurimento delle risorse
Questo bonus può essere richiesto per gli edifici esistenti, per parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari
Il provvedimento inoltre può essere richiesto da tutte le persone fisiche residenti in Italia
Il bonus è valido non solo per l’acquisto dei materiali, ma anche per l’installazione per le spese sostenute nel 2021 a fronte di specifici lavori
Tra questi, la fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico
Ma anche la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso d’acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto
Sarà possibile usare questa somma per installare inoltre soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto
È inoltre previsto poi un credito d'imposta per acquistare sistemi di filtraggio dell'acqua potabile