Superbonus 110%, in arrivo la semplificazione delle procedure: ecco cosa succede
Oltre alla proroga fino al 2023, il governo sta studiando una serie di modifiche per rendere più semplice l’iter burocratico della richiesta e dell’ottenimento della maxi detrazione fiscale. Eccessive lungaggini, infatti, hanno finora rallentato le pratiche di numerosi cittadini

Una proroga fino al 2023 e semplificazione della burocrazia: il governo pensa a una serie di modifiche del superbonus 110%
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Secondo quanto denunciato dal presidente dell’Ance, infatti, numerose famiglie hanno affermato di essere impossibilitate nella richiesta della detrazione fiscale prevista dal superbonus 110% a causa dell’eccessiva burocrazia. Nello specifico, per via della richiesta della doppia conformità degli edifici
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Lungaggini che dunque rallenterebbero l’avvio dei lavori di miglioramento del patrimonio edilizio che potrebbero beneficiare del provvedimento voluto dal governo. Infatti, denunciano alcuni cittadini, l’ottenimento di una certificazione può richiedere attese anche di oltre quattro mesi
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Novità che potrebbero notevolmente accelerare molti degli interventi inseriti all’interno del superbonus, insieme a una serie provvedimenti pensati per evitare l’abbandono dei cantieri e favorire l’accesso al 110%

In particolare sarebbero due le ipotesi proposte: la prima è la sostituzione della certificazione di conformità con una Cila asseverata, ovvero la comunicazione di inizio lavori

La seconda prevede che la certificazione possa essere assorbita dalle asseverazioni sul rispetto dei requisiti tecnici e la congruità delle spese, redatte dai professionisti, come già previsto dalla norma per l’ottenimento del superbonus

Potendo presentare un semplice certificato di conformità si andrebbe dunque a eliminare l’obbligo per i tecnici abilitati di attestare alcuni dati relativi allo stato legittimo dell’immobile

Ci si dovrebbe dunque limitare alla certificazione dell’assenza di abusi edilizi e del rispetto delle prescrizioni urbanistiche

Inoltre, per tutti quegli immobili che non necessitano di lavori di ristrutturazione ma di semplice manutenzione, l’ipotesi più probabile è quella della Cila

Sempre per sburocratizzare l’iter e velocizzare le pratiche, dovrebbe essere confermato un passaggio fondamentale per l’apertura di molti cantieri: l’accelerazione della Valutazione di impatto ambientale, la cosiddetta Via

Intanto le prime scadenze non sono così lontane: per le abitazioni singole infatti con le norme attuali c’è tempo solo fino al 30 giugno 2022 per ultimare i lavori
Per i lavori in condominio ci sono sei mesi in più, ma solo se entro il 30 giugno 2022 risultano effettuati almeno il 60% dei lavori
Per questo è stata studiata una proroga del Superbonus 110% fino al 2023, ma anche un’aliquota unica del 75% per tutte le altre agevolazioni immobiliari quali il bonus ristrutturazione ma anche ecobonus e sismabonus o bonus facciate