
Decreto Sostegni, slitta al 31 maggio il termine per chiedere il bonus da 2.400 euro
L'istituto di previdenza con una circolare fa sapere che il termine per la presentazione delle nuove domande è stato posticipato di un mese e che la procedura sarà attiva sul sito entro questa settimana. Intanto si sono tenute le audizioni alla Camera sul Def e il nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi che finanzierà un nuovo dl Sostegni, con le richieste delle associazioni di categoria e dei sindacati

È stata pubblicata la circolare Inps con i dettagli e le modalità operative per l’erogazione del bonus da 2.400 euro destinato ad alcune categorie lavorative colpite dall'emergenza Covid, previsto dal decreto Sostegni
Bonus 2400 euro, la somma potrebbe non arrivare in un’unica soluzione
L'Inps precisa che "per consentire ai nuovi aventi diritto un sufficiente periodo di tempo per le domande, il termine per la presentazione delle stesse è stato posticipato da fine aprile al 31 maggio"
La circolare dell'Inps
Le categorie interessate - ricorda la nota Inps - sono: i lavoratori stagionali e quelli a tempo determinato, i lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; lavoratori stagionali e in somministrazione di settori diversi dai settori del turismo e degli stabilimenti termali; lavoratori intermittenti; lavoratori autonomi occasionali; lavoratori incaricati delle vendite a domicilio; lavoratori dello spettacolo
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Inoltre, l'Inps ricorda di aver già provveduto a liquidare tale bonus agli oltre 235mila lavoratori delle medesime categorie che avevano già beneficiato dalle precedenti indennità previste dal Decreto Ristori quater
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L’Inps fa sapere anche che la procedura per l'acquisizione delle domande da parte di nuovi beneficiari, così come individuati dal decreto Sostegni, sarà attiva entro questa settimana sul portale Inps al termine delle necessarie fasi di adeguamento amministrativo e di sviluppo informatico

VERSO IL DECRETO SOSTEGNI BIS - Intanto, si sono tenute alle commissioni Bilancio di Camera e Senato le audizioni sul Def con il quale il governo ha chiesto un nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi, che serviranno per il prossimo decreto Sostegni. A partecipare Confindustria, le associazioni di categoria e i sindacati

Confindustria, insieme a tutte le associazioni delle Pmi, ha lanciato un allarme sulla liquidità ed esortato il governo a prorogare le misure per puntellare le attività economiche e garantire risorse per la ripartenza

I sindacati, dall'altro lato, vedono un impatto "modesto" dei nuovi progetti presentati dal governo con il Def sull'occupazione e chiedono un "piano straordinario" per evitare che sia la precarietà la cifra della ripartenza

Le categorie di artigiani, commercianti, industriali e piccole imprese, chiedono che i 40 miliardi di scostamento che serviranno per il decreto Sostegni bis prendano in considerazione anche il criterio dei costi fissi per la nuova tornata di contributi a fondo perduto

L’impegno di utilizzare un nuovo parametro per gli indennizzi è stato esplicitato dallo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi all'indomani dell'approvazione del Def

Il nuovo meccanismo si scontra, però, con la complessità tecnica necessaria per adottarlo. Per una corretta individuazione delle perdite effettive, infatti, bisognerebbe aspettare i dati dei bilanci, o delle dichiarazioni dei redditi per chi è in contabilità semplificata, ma proprio causa Covid si è dato più tempo alle imprese per questi adempimenti e ora si tratterebbe invece di invitarli ad anticipare

Una possibile mediazione è quella di prevedere un doppio binario opzionale: o un secondo ristoro che arriva praticamente in automatico, subito, calcolando le perdite nel confronto tra il fatturato 2020 e il fatturato 2019, oppure un'attesa più lunga e una nuova procedura per la domanda per ottenere quello più puntuale che tiene conto anche dei costi sostenuti dalle imprese

Da fine aprile in poi, si inizieranno a votare anche gli emendamenti al decreto Sostegni 1. Molti degli interventi in preparazione sono contenuti nell'elenco di richieste delle categorie ma anche nelle proposte di modifica che i senatori hanno presentato

Le proposte vanno dai "tavolini free" con la proroga dell'esonero per Tosap e Cosap fino alla fine dell'anno al prolungamento delle moratorie sui prestiti e della possibilità di chiedere finanziamenti garantiti, fino a un allungamento dei tempi per la restituzione dei prestiti