Il valore del nuovo provvedimento, come anticipato dal premier Draghi, sarà superiore anche al primo decreto. Si lavora per aiutare maggiormente le piccole attività e i settori più colpiti dalla crisi Covid negli ultimi mesi. È probabile che si procederà con un incremento dell’aliquota di ristoro, con percentuali maggiori per i soggetti più in difficoltà. Previsto, per le imprese con turnover sopra i 10 milioni, il rifinanziamento del fondo da 200 milioni per settori strategici e particolarmente danneggiati
Attenzione puntata sulla nuova edizione del decreto Sostegni che sempre di più assume i contorni di una Manovra bis, considerato che il valore del nuovo provvedimento, come anticipato dal premier Mario Draghi, sarà superiore anche al primo decreto Sostegni da 32 miliardi. Si lavora per aiutare maggiormente le piccole attività e i settori più colpiti dalla crisi Covid negli ultimi mesi (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA CON MAPPE E INFOGRAFICHE).
Le tempistiche
Il 22 aprile arriva in Aula il Def (Documento di Economia e Finanza) con lo scostamento di bilancio necessario a finanziare il decreto Sostegni bis. La richiesta arriverà nei prossimi giorni, con un apposito Consiglio dei Ministri. Per l’approvazione del nuovo decreto è però probabile che si arrivi all’ultima settimana di aprile. Claudio Durigon, il sottosegretario leghista all’Economia, ha fatto sapere, come scrive il Sole 24 Ore, che la replica del Dl Sostegni è destinata da attestarsi almeno a quota 35 miliardi, anche se non è per nulla escluso che si arrivi in zona 40 miliardi.
Le possibili novità del dl Sostegni bis
Nel decreto Sostegni bis, secondo quanto emerso fino ad ora, i ristori alle Partite Iva seguiranno un criterio evoluto rispetto a quello appena utilizzato. Dovrebbe esserci anche una parametrazione dei contributi a fondo perduto che consenta di incrementare il sostegno. Lo scopo è quello di aiutare maggiormente le piccole attività e i settori più colpiti dalla crisi Covid negli ultimi mesi. È probabile che si procederà con un incremento dell’aliquota di ristoro, con percentuali maggiori per i soggetti più in difficoltà.
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Imprese e misure di proroga
Il Sostegni bis vuole però essere anche un provvedimento di rilancio, per cui è previsto, per le imprese con turnover sopra i 10 milioni, il rifinanziamento del fondo da 200 milioni per settori strategici e particolarmente danneggiati dalle restrizioni anti Coronavirus. In particolare fiere, turismo e tessile. Anche per le misure di proroga sono previsti meccanismi maggiormente selettivi. Ad esempio per il blocco degli sfratti, che non deve finire per penalizzare i proprietari, per cui sarà probabilmente limitato alle attività più in crisi, mentre al contempo dovrebbe essere previsto un credito d’imposta sulla scia dell’attuale bonus affitti al 60%. Stesso discorso per la sospensione dei pagamenti fiscali, ma in questo caso i condizionali sono d’obbligo perché è necessario prima valutare le risorse per disporre una proroga.