Consumi, giù le vendite al dettaglio (pesano i beni non alimentari). Vola l'online. I DATI
I commercianti locali vendono sempre meno. L’Istat ha stimato un calo congiunturale del 3% in valore e del 3,9% in volume solo nel mese di gennaio. Considerando il settore non alimentare la perdita aumenta al -5,8%. Su base tendenziale, le vendite al dettaglio diminuiscono del 6,8% in valore e dell'8,5% in volume. Vola invece il commercio elettronico, che ha registrato un rialzo del 38,4%
Diminuiscono ancora le vendite al dettaglio. L’Istat ha stimato un calo congiunturale del 3% in valore e del 3,9% in volume a gennaio. Su base tendenziale si parla di un complessivo crollo del 6,8% in valore e dell’8,5% in volume. Pesa soprattutto il commercio dei beni non alimentari
Istat, in Italia nel 2020 in povertà assoluta 335mila famiglie in più: è record da 15 anni
Tengono i beni alimentari che registrano una lieve crescita, con il +0,1% in valore a gennaio
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Ma i beni non alimentari fanno da zavorra: -5,8% in valore nel mese di gennaio
Pil, Istat: “Nel 2020 calo dell’8,8%, -2% nel quarto trimestre”
“Il 2021 si apre con il protrarsi dell'emergenza sanitaria e, conseguentemente, delle limitazioni alle attività degli esercizi commerciali stabilite a livello regionale e nazionale”, spiega l’Istat
Le vendite al dettaglio sono diminuite del 6,7% in valore e del 7,3% in volume nel trimestre novembre 2020 – gennaio 2021
Nel trimestre novembre 2020 – gennaio 2021 grava ancora la vendita dei beni non alimentari, calata del 13,2%
Le variazioni tendenziali negative riguardano quasi tutti i gruppi di prodotti non alimentari
Fanno eccezione solo elettrodomestici, radio, tv e registratori (+11,7%) e dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni, telefonia (+9,9%)
Dati che fotografano la necessità di riorganizzazione delle case e la trasformazione dell’ambiente domestico spesso diventato luogo di lavoro
A pagare di più sono invece prodotti come calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-36,4%) e abbigliamento e pellicceria (-33%)
Calate anche le vendite al di fuori dei negozi (-18,7%) e quelle delle imprese operanti su piccole superfici (-14,3%)
Reggono invece le vendite della grande distribuzione, che perde solo l’1,5%
“Le imprese operanti su piccole superfici e gli esercizi specializzati - spiega l'Istat - risentono pesantemente del calo del settore non alimentare”
“Mentre le vendite degli esercizi non specializzati della grande distribuzione – continua l’istituto - risultano in aumento (+3,6%), trainate dai discount di alimentari (+14,1%), che confermano la tendenza positiva già registrata negli ultimi mesi del 2020”
L’unica forma distributiva che segna una decisa e complessiva crescita è invece il commercio elettronico, che ha registrato un rialzo del 38,4%