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Lavoro, Istat: con la pandemia persi 500mila posti, a rischio un terzo delle imprese

Economia
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Roberto Monducci, direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’istituto, ha parlato in audizione al Senato. In Italia, ha detto, il mercato del lavoro ha segnato “tre mesi consecutivi di cadute congiunturali”. In pericolo la sopravvivenza di molte imprese. Tutela del reddito, del lavoro e delle imprese, ha spiegato, sono "pilastri irrinunciabili che vanno mantenuti", perché sono "il mix che può generare una ripresa endogena"

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Dall’inizio della pandemia di coronavirus, in Italia c’è stato “un calo del mercato del lavoro di circa 500mila occupati”. A dirlo è stato Roberto Monducci, direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell'Istat, in audizione al Senato. A rischio, ha aggiunto, ci sono “oltre un terzo delle imprese” (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).

“Tre mesi consecutivi di cadute congiunturali”

Secondo Monducci, il mercato del lavoro in Italia ha segnato “tre mesi consecutivi di cadute congiunturali”. Un trend non fortissimo ma “persistente”, ha spiegato. Ha inoltre rilevato che "finora il calo di occupazione è stato dovuto al mancato ingresso nel mercato del lavoro di posizioni tipicamente stagionali, come normalmente avviene fra aprile e maggio, e che non c'è stato un effetto licenziamento". "È evidente che i dipendenti sono tutelati per legge, ma c'è stata una tenuta" anche dei lavoratori autonomi, ha detto.

A rischio “oltre un terzo delle imprese”

Monducci, citando le indagini a disposizione, ha aggiunto che “oltre un terzo delle imprese” ha denunciato fattori economici e organizzativi che ne mettono in pericolo la sopravvivenza, rilevando “un rischio per la sostenibilità dell'attività da qui a fine anno”. Ha sottolineato che le difficoltà non riguardano "solo le marginali, ma anche le più dinamiche: stiamo rischiando pezzi pregiati del sistema produttivo, bisogna assolutamente tenere in piedi sistemi di supporto".

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Monducci ha parlato davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, nel corso dell'audizione su scostamento e Pnr. Rispondendo alle domande sugli effetti del blocco dei licenziamenti, ha spiegato che “tutela del reddito e del lavoro" per evitare effetti "a spirale" e "tutela delle imprese con la liquidità ora" sono "pilastri irrinunciabili che vanno mantenuti", perché sono "il mix di elementi che può generare una ripresa endogena".

Da maggio tendenza ripresa grazie ai consumi

Il direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell'Istat ha spiegato che dal mese di maggio l'economia italiana ha mostrato un'inversione di tendenza dopo lo shock del Covid e che “in questa fase la domanda interna sembra quella che sta tenendo in piedi i livelli di attività economica”. “Secondo noi – ha aggiunto – non è solo un rimbalzo, ma qualcosa di più: un'indicazione che arriva da indicatori statistici sulla diffusione”.

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