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La Bce rilancia il Qe per l'emergenza Coronavirus: altri 600 miliardi

Economia
©Ansa

Francoforte ha aumentato di 600 miliardi di euro il 'Pepp' (Pandemic Emergency Purchase Program), portando il totale a 1.350 miliardi di euro. Invariati i tassi d'interesse:  il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lagarde: “Crollo senza precedenti nel secondo trimestre”.  Secondo le stime, crescita Eurozona a -8,7% nel 2020

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La Bce rilancia gli acquisti di debito per l'emergenza causata dalla pandemia di Coronavirus. Francoforte ha aumentato di 600 miliardi di euro il 'Pepp' (Pandemic Emergency Purchase Program), portando il totale a 1.350 miliardi di euro, come ha annunciato la Bce stessa in conference call e dopo la riunione di politica monetaria. Invariati i tassi d'interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25% (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Le previsioni della Bce, inoltre, indicano "una crescita in calo a un ritmo senza precedenti nel secondo trimestre, prima di una ripresa nella seconda metà attraverso il sostegno cruciale offerto dalla politica fiscale e monetaria”, ha detto la presidente Christine Lagarde.

Acquisti ‘Pepp’ almeno fino a giugno 2021

L’orizzonte temporale in cui la Bce condurrà gli acquisti di titoli per l'emergenza pandemica "sarà esteso almeno fino a fine giugno 2021" dall'attuale scadenza di dicembre 2020, e in ogni caso il 'Pepp' continuerà finché la Bce "non giudicherà che la crisi del coronavirus è finita". Dopo l'annuncio della decisione, lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in netto calo a 174 punti base e con il rendimento del decennale del Tesoro pari all'1,41%.

Come funziona il 'Pepp'

Il 'Pepp' è il programma di acquisto di debito per l'emergenza pandemica da 750 miliardi di euro lanciato a marzo con cui si è data la flessibilità di comprare una larga proporzione di titoli dei Paesi più colpiti, privilegiando l'Italia e i partner della sponda mediterranea. Il 'Pepp’, che dopo la decisione di oggi sale a 1.350 miliardi di euro totali, arriva così a un ammontare che fornirà ampia copertura alle forti emissioni di debito necessarie agli Stati per far fronte allo shock economico.

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Bce: crescita Eurozona -8,7% nel 2020

Intanto, la Banca centrale europea ha tagliato drasticamente le sue stime di crescita per l'Eurozona quest'anno, portando il Pil 2020 a -8,7%. Le nuove stime danno una ripresa a +5,2% nel 2021 e +3,3% nel 2022. Netto taglio anche alle stime d'inflazione del 2020, a 0,3% (da +1,1%), a 0,8% per il 2021 e 1,3% nel 2022.