Coronavirus, l’impatto sul turismo italiano: 50mila cancellazioni e boom di rimborsi

Economia

I dati sono stati raccolti da un sondaggio di Assoviaggi Confesercenti su un campione rappresentativo di agenzie di viaggio. Decine di migliaia i preventivi annullati. Il ministero della Salute pubblica i consigli per chi parte e chi rientra

Cinquantamila viaggi già prenotati e cancellati, più altre decine di migliaia di preventivi annullati. Sono queste le cifre diffuse da Assoviaggi Confesercenti relativamente all’impatto dell’epidemia del nuovo coronavirus sul turismo in Italia. L’associazione di categoria ha condotto un sondaggio su un campione rappresentativo delle agenzie di viaggio del Paese, scoprendo che una su due ha subìto cancellazioni e ha dovuto rimborsare i viaggiatori. In un caso su 5 (20,3%) si è trattato di cancellazioni per la Cina, mentre il 32% delle partenze annullate riguarda il resto dell’Asia, per un totale di oltre metà delle cancellazioni totali relative all’area del mondo dove si registra la maggior diffusione dell’epidemia. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA MAPPA DEL CONTAGIO - TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE)

Rimborsi e cambi di meta

Secondo i dati di Assoviaggi Confesercenti, il 48% delle pratiche ha previsto un rimborso inferiore ai mille euro, il 37% tra i mille e i 5mila, mentre nel 15% dei casi si è trattato di indennizzi oltre i 5mila euro. A essere rimborsati sono stati soprattutto clienti provenienti dalla Cina (37%) e da altri Paesi asiatici (14%). Quasi un’agenzia di viaggio su due (44%) ha ricevuto inoltre richieste di riprogrammazione della meta, rendendo necessario lavoro aggiuntivo, nuove risorse e assistenza ai clienti.

Dubbi sull’andamento del mercato

Anche il futuro è un’incognita: l’87% delle agenzie di viaggi dichiara rallentamenti nell’andamento delle prenotazioni rispetto allo scorso anno, e quasi il 72% delle agenzie ha già ricevuto disdette rispetto a preventivi già elaborati. Una fotografia che il presidente di Assoviaggi, Gianni Rebecchi, definisce “preoccupante”. “Raccogliendo le istanze delle imprese in questo momento di crisi, chiediamo al governo mirati e tempestivi provvedimenti: dagli sgravi contributivi e fiscali al posticipo delle scadenze relativamente alle imposte nazionali e locali, all’attivazione degli ammortizzatori sociali”, ha commentato Rebecchi, aggiungendo l’invito a “un’informazione corretta e adeguata, che dia sempre la giusta misura della vicenda all’opinione pubblica, senza destabilizzarla ingiustificatamente”.

I consigli del ministero ai viaggiatori

Nel frattempo il ministero della Salute ha pubblicato sul portale dedicato al Covid-19 una serie di raccomandazioni per i viaggiatori. A chi parte viene suggerito, tra le altre cose, di vaccinarsi contro l’influenza almeno due settimane prima della partenza, di posticipare i viaggi non strettamente necessari nelle aree della Cina colpite dall’epidemia e di evitare di visitare mercati ittici o di animali vivi. A chi rientra dalle zone a rischio viene consigliato di contattare gratuitamente il numero di pubblica utilità 1500 del ministero se nelle due settimane successive al ritorno si dovessero presentare sintomi come febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie.

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