Alitalia, Landini: "Air France interessata". Patuanelli: "Non c'è esigenza ingresso Mef"

Economia

Durante il tavolo con i sindacati il ministro dello Sviluppo economico avrebbe escluso allo stato attuale la necessità di un ingresso del Tesoro, confermando anche la disponibilità di Lufthansa a un accordo commerciale. Domani l'esordio del commissario Leogrande

Su Alitalia c'è "anche l'interesse di Air France". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine del tavolo convocato al Mise con i sindacati e il neo commissario unico della compagnia aerea Giuseppe Leogrande. "Ci sono diversi interessati", ha aggiunto Landini. Di certo, ha spiegato, "Delta e Lufthansa non sono nella stessa cordata, sono due possibilità diverse che il commissario dovrà valutare, non facciamo il tifo per una o l'altra. Guardiamo il piano industriale". Durante il tavolo il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli avrebbe, secondo quanto appreso dall'agenzia Ansa, escluso “a oggi l’esigenza dell’ingresso del Mef” in AlitaliaAnche se ciò, avrebbe aggiunto comunque il ministro, “non significa escludere” un possibile intervento del Tesoro nel capitale della società. Nel frattempo è atteso per domani, 18 dicembre, l’ingresso in azienda di Leogrande, che si sarebbe detto disponibile a incontrare tutti i soggetti che glielo chiederanno e che, avrebbe garantito Patuanelli, interverrà sui costi eccessivi della società ma senza tagliare posti di lavoro.

Patuanelli: "Lufthansa disponibile a un accordo commerciale"

Durante il vertice, Patuanelli avrebbe anche confermato la disponibilità di Lufthansa a entrare nella trattativa: “Ho incontrato una sola volta i vertici di Lufthansa e in quell’incontro hanno ribadito la disponibilità a un accordo commerciale, non a rilevare Alitalia. Non si può dire che vogliamo regalare Alitalia a Lufthansa. Non ho dato mandato a cederla a Lufthansa”. 

L'esordio di Leogrande

Adesso tocca dunque al commissario unico gestire la partita: a lui il ministro dello Sviluppo economico durante il tavolo con le sigle sindacali avrebbe dato mandato “per trovare le migliori soluzioni per il rilancio di Alitalia” e “per migliorarne il conto economico”. Lo stesso Leogrande, sempre secondo le ricostruzioni dell'incontro, avrebbe preso la parola al Mise spiegando di aver “sempre trovato collaborazione dai sindacati” e di essere “sempre riusciti ad arrivare in fondo”. “Chi mi conosce sa che non faccio disastri”, avrebbe aggiunto il neo commissario di Alitalia, dicendo che incontrerà Delta “che me lo ha chiesto” e che è disponibile a colloquiare con “chiunque me lo chiederà”. Nel corso della riunione Patuanelli avrebbe ribadito che quella di aprire una nuova procedura di gara con un commissario unico era “l’unica strada possibile” per evitare il fallimento del vettore. “L’obiettivo del commissario - avrebbe aggiunto il ministro - è migliorare il conto economico della società, che grazie ai lavoratori garantisce entrate migliori di altre compagnie. Il commissario lavorerà sui costi eccessivi della compagnia, ma il costo del lavoro non è tra questi”. Patuanelli avrebbe quindi ribadito la volontà di tutelare “i massimi livelli occupazionali”.

Le speranze dei sindacati

I sindacati si sono presentati all’incontro organizzato nel pomeriggio del 17 dicembre alla sede del Mise auspicando proprio la definizione di un nuovo piano industriale in grado di rimettere in pista Alitalia, dopo il fallimento della cordata che avrebbe dovuto mettere insieme Mef, Ferrovie dello Stato, Delta o Lufthansa come partner industriale e Atlantia, che alla fine si è tirata indietro. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito prima del vertice che “ci sono tutte le condizioni per non andare con il cappello in mano da qualcuno, ma per cercare alleanze sulla base di un piano industriale che rafforzi le rotte e la qualità del lavoro”, aggiungendo che “per quello che ci riguarda non c’è alcuna disponibilità a discutere di licenziamenti o riduzione dei dipendenti”. Sulla stessa lunghezza d’onda la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, secondo cui “Alitalia è una grande azienda ed è fondamentale che rimanga, vogliamo che venga presentato un piano industriale di rilancio”, mentre viene scongiurata l’ipotesi “spezzatino”, “che significherebbe migliaia di esuberi”.

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