Il Messaggero, sulla base di indicazioni del Ministero del Lavoro, ha anticipato un nuovo elenco di spese autorizzate, che saranno ufficializzate nei prossimi giorni. Ok a cellulari, vino, vestiti ma anche mobili, libri, giocattoli ed elettrodomestici
Con la card del reddito di cittadinanza a breve saranno autorizzati gli acquisti di una serie di nuovi prodotti. Il Messaggero ha anticipato, sulla base delle indicazioni del Ministero del Lavoro, il nuovo elenco delle spese autorizzate. La lista dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni, dopo che il decreto attuativo avrà superato gli ultimi passaggi tecnici. Secondo l’anticipazione del quotidiano romano, è in arrivo il via libera all’acquisto di cellulari, vino, vestiti ma anche mobili, libri e giocattoli (UN MILIONE DI DOMANDE PER IL REDDITO).
Cosa si potrà comprare e cosa no
Nelle ultime settimane le associazioni rappresentative di varie categorie di esercenti hanno fatto pressioni perché l’utilizzo della card venisse esteso più possibile. I tecnici del ministero, anziché autorizzare, come era stato ipotizzato, un ristretto paniere di spese essenziali, in aggiunta a quelle già previste, hanno escluso una decina di merci off-limits. Quindi sarà di fatto concesso l’uso della card per pagare il pranzo fuori ma anche per l’acquisto di elettrodomestici, dal frigo al tostapane, dalla moka elettrica alla lavastoviglie. Oltre al divieto di usare i soldi della card per il gioco d’azzardo, già in vigore, con il decreto in arrivo verrà invece confermata la proibizione all’acquisto di superalcolici, accessori di lusso, beni antiquari e prodotti finanziari. Rimangono quindi esclusi, per fare qualche esempio, gli abbonamenti ai servizi streaming, la vodka e il rum, le collane e i bracciali.
Cosa si può comprare oggi
La legge, al momento, stabilisce una serie di limitazioni (COSA È POSSIBILE COMPRARE ORA). Con i soldi della card è possibile comprare farmaci e alimenti, saldare le bollette e pagare la rata del mutuo o dell’affitto della casa. Consentiti prelievi tra 100 e 210 euro, a seconda della numerosità del nucleo. Il governo ha sempre chiuso la porta alle cosiddette “spese immorali” e all’inizio ha preferito limitare l’uso della card all’acquisto dei soli beni di prima necessità. Ma ora il Ministero del Lavoro sembra aver deciso di passare a una fase 2 del RdC (BOOM DI RINUNCE AL REDDITO).