L’agenzia di rating ha confermato la tripla B, ma rivisto al ribasso l'outlook dopo la manovra varata dal governo e il no della Commissione europea. Tagliate le stime di crescita del Pil, deficit atteso al 2,7%. Salvini: film già visto. Di Maio: andiamo avanti
L’agenzia di rating (COSA SONO) Standard & Poor’s ha confermato il rating dell’Italia a ‘BBB’, ma ha deciso di tagliare l’outlook del Paese, che passa da ‘stabile’ a ‘negativo’. La decisione dell’agenzia di rating è arrivata dopo la presentazione della manovra per il 2019 da parte dell’Italia e la bocciatura arrivata dall’Unione Europea. (COSA SUCCEDE ORA) Standard & Poor's ha rivisto anche al ribasso le stime di crescita per l'Italia all'1,1% per quest'anno e il prossimo. Il deficit, inoltre, è atteso dall'agenzia al 2,7%. Salvini commenta: "Film già visto, banche non falliranno". Di Maio: "Brutta sorpresa per chi rema contro l'Italia".
S&P: piano governo rischia di indebolire la crescita dell’Italia
"A nostro avviso, il piano economico del governo rischia di indebolire la performance di crescita dell'Italia". Lo ha affermato S&P, sottolineando che il piano "rappresenta un'inversione" rispetto al precedente consolidamento di bilancio e in parte torna indietro sulla precedente riforma delle pensioni. Standard & Poor's "non si aspetta più" che il debito italiano rispetto al pil continui a calare.
Tagliate stime di crescita
Standard & Poor's ha rivisto anche al ribasso le stime di crescita per l'Italia all'1,1% per quest'anno e il prossimo. Lo ha scritto l'agenzia di rating, precisando che in precedenza aveva previsto una crescita dell'1,4% per tutti e due gli anni. Secondo S&P l'aumento dei rendimenti sui titoli di stato italiani ha effetti negativi sull'accesso delle banche ai finanziamenti sul mercato dei capitali: "Un ulteriore aumento dei rendimenti potrebbe ridurre la capacità delle banche di finanziare l'economia italiana".
“Deficit al 2,7%”
Standard & Poor's ha previsto inoltre che il deficit italiano si attesterà nel 2019 a circa il 2,7% del pil contro il 2,4% del governo, spiegando che la previsione sul deficit si basa su una crescita del pil prevista all'1,1%.
“Cambiamento legge Fornero minaccia conti pubblici”
L’agenzia ha poi sottolineato come il governo italiano abbia deciso di annullare in parte la legge Fornero: dato l'importante cambiamento demografico in corso in Italia, "la misura del governo, se attuata in pieno, invertirà a nostro avviso i guadagni della precedente riforma e minaccia la sostenibilità di lungo termine dei conti pubblici".
Le reazioni di Salvini e Di Maio
Subito dopo la pubblicazione delle decisioni dell’agenzia di rating, sono arrivati i commenti dei due vicepremier. Matteo Salvini ha detto: "E' un film già visto. Le agenzie di rating non si sono accorte della crisi mondiale? In Italia non saltano né banche né imprese". Di diverso tenore le parole di Luigi Di Maio: “"Le agenzie di rating non misurano il benessere dei cittadini di un Paese, ma chi aspettava Standard&Poor's per continuare a remare contro il governo oggi ha avuto una brutta sorpresa: il rating dell'Italia è stato confermato. Andiamo avanti! Il cambiamento sta arrivando".