
Lo speciale “Euro sì, euro no. La parola agli italiani” ha analizzato i risultati di una ricerca condotta da Quorum/Youtrend in esclusiva per Sky TG24. I dati rivelano che la maggior parte degli italiani sceglierebbe di restare nella moneta unica. I dati allo Skywall

La maggioranza degli italiani non vuole un referendum sull’uscita dall’Euro. È quanto emerso dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/Youtrend in esclusiva per lo speciale di Sky TG24 “Euro sì, euro no. La parola agli italiani” -
Cambio lire in euro, ancora oggi migliaia di famiglie in attesa
Un altro dato evidenziato dal sondaggio è che oltre il 74 per cento dei partecipanti, in caso di referendum, voterebbe per restare nella moneta unica (Fonte: Sondaggio Quorum) -
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Un tema, quello dell’uscita dall’euro, che è stato al centro della recente crisi istituzionale post elezioni. I sostenitori dei due partiti ora al governo, M5S e Lega, sono i più favorevoli all’abbandono della moneta europea, seppur in percentuali minori rispetto a chi sceglierebbe di restare (Fonte: Sondaggio Quorum) -
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Durante lo speciale di Sky TG24, esperti in studio hanno illustrato vizi e virtù della moneta unica e le possibili ripercussioni sull’economia del Paese in caso di uscita. Tra quanti hanno risposto al sondaggio di Quorum, la percentuale di favorevoli all’euro è più alta sia tra i disoccupati che tra i laureati (in misura maggiore) -
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La ricerca di Quorum realizzata per Sky TG24 ha indagato non solo le opinioni sulla possibile uscita dalla moneta europea, ma anche le scelte degli italiani in merito, ad esempio, ai propri risparmi. È emerso che la maggior parte dei partecipanti (53,8%), in caso di Italexit, non toglierebbe i propri soldi dalle banche -
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Paola Baruffi, durante lo speciale, ha approfondito la questione, spiegando quali effetti potrebbe avere l’uscita dall’euro su imprese e famiglie. Anche tra gli elettori di M5S e Lega prevale l’intenzione, in caso di rinuncia alla moneta unica, di non togliere i propri risparmi dalle banche (Fonte: Sondaggio Quorum) -
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Un altro tema al centro dello speciale è stato il rapporto con lo spread e quello con la Germania. Secondo la maggioranza degli intervistati, sarebbe l’Italia ad avere più responsabilità per la propria situazione economica, e non il Paese di Angela Merkel (Fonte: Sondaggio Quorum) -
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Tra gli elettori del partito di Matteo Salvini è quasi un ex aequo: il 45 per cento pensa che sia in realtà la Germania a essere più colpevole per lo stato dei conti italiani. Nel caso del Movimento Cinque Stelle, invece, la percentuale di chi crede nella responsabilità tutta italiana è decisamente più alta (Fonte: Sondaggio Quorum) -
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Percentuali simili anche per la domanda sul rapporto tra spread e politiche italiane: il 72 per cento degli intervistati nel sondaggio di Quorum non ritiene giusto che la differenza tra i titoli di stato italiani e tedeschi influenzi le decisioni delle istituzioni nostrane -
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Alla domanda, "E' giusto che lo spread influenzi le politiche dell'Italia" le percentuali di contrarietà sono simili per quasi tutte le categorie di persone intervistate (divise sulla base di intenzioni di voto, età e professione). Uniche eccezioni: tra gli elettori Pd e gli studenti il numero di favorevoli alle influenze dello spread sulle politiche italiane raggiunge percentuali più alte (Fonte: Sondaggio Quorum) -
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