Il ministro dell'Interno propone il provvedimento “per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi". E sulla flat tax assicura: sarà fatta "rispettando tutte le normative vigenti". I democratici: così propone l'ennesimo condono
"Chiudere da subito tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100mila euro”. È questa la proposta del ministero dell’Interno Matteo Salvini in tema di fisco, avanzata nel suo intervento alla cerimonia del 244esimo anniversario della Guardia di Finanza (ECCO QUANTI SONO GLI INTERESSATI). Un provvedimento, dice il vicepremier, “per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse”. Salvini ha poi aggiunto in tema fiscale: "Ora tocca al governo semplificare il sistema fiscale e ridurre le tasse". Il vicepremier è anche tornato sulla flat tax e sugli altri provvedimenti economici annunciati nel programma di Lega e M5s: il leader del Carroccio ha assicurato che saranno realizzate "rispettando tutte le normative vigenti". Frasi che hanno provocato la reazione dell'opposizione: "Si spacciano per rappresentanti del cambiamento e poi Salvini propone l'ennesimo condono, in piena continuità con gli esecutivi della destra", dice Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.
La "pace fiscale" nel Contratto di governo
Il governo, alla ricerca di risorse per finanziare le misure del proprio programma, starebbe quindi accelerando sul capitolo della "pace fiscale": previsto nei progetti della campagna elettorale dalla Lega, era stato indicato come il primo provvedimento da varare. La proposta fatta da Salvini potrebbe però sovrapporsi con la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali: lo scorso maggio è scaduto il termine per la presentazione delle richieste di “definizione agevolata” e per questa operazione non è ancora stata versata la prima rata di luglio. La misura della "pace fiscale" - è scritto espressamente nel Contratto di governo - non avrebbe una "finalità condonistica", ma dovrebbe diventare "un efficace aiuto ai cittadini in difficoltà". L'ipotesi sarebbe quella di offrire la possibilità a coloro che hanno cartelle esattoriali sotto un tetto, che il Contratto di governo non definisce nei dettagli ma che oggi Salvini ha indicato a quota 100 mila euro. Le aliquote della sanatoria finora ipotizzate sono tre: del 6%, 15% e 20-25%. L'altro nodo è quello del gettito che l'operazione "pace fiscale" potrebbe garantire. Secondo le stime della Lega, potrebbero arrivare da 40 a 60 miliardi di gettito. Di recente il Consiglio della Giustizia tributaria ha reso noto il valore delle liti pendenti al 31 dicembre 2017: 50,4 miliardi di euro per 417 mila procedimenti pendenti
Rottamazione cartelle, entro il 30 giugno la comunicazione delle somme dovute
Le adesioni alla definizione agevolata, intanto, sono state circa 950.000. Entro il 30 giugno, a coloro che hanno aderito, è previsto l’invio della "Comunicazione delle somme dovute" con l'elenco dei carichi "rottamati", il dettaglio sui possibili debiti che per legge non possono rientrare nella definizione agevolata, gli importi da pagare e i bollettini di pagamento in base al piano di rate indicato dal contribuente nel modello di adesione.