Visco: "Momento delicato, il futuro dell'Italia è quello dell'Europa"
EconomiaNella relazione annuale 2017, il governatore di Bankitalia avverte: "Se venisse messo a repentaglio il valore dei loro risparmi, i risparmiatori reagirebbero fuggendo, cercando altrove riparo". Poi aggiunge: "Per ridurre il debito non ci sono scorciatoie"
"Per ridurre il debito non vi sono scorciatoie". È questo il monito lanciato dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nella relazione annuale 2017. "Se venisse messo a repentaglio il valore dei loro risparmi, i risparmiatori reagirebbero fuggendo, cercando altrove riparo. E gli investitori stranieri sarebbero più rapidi". Poi sull’Europa e sul rapporto tra Italia e Ue avverte: "Il destino dell'Italia è quello dell'Europa", il cui sviluppo "determina il nostro e allo stesso tempo ne dipende". Sullo spread, invece, argomento attuale in questo momento di caos al governo: "Non ci sono giustificazioni, se non emotive, per quello che sta succedendo oggi sui mercati".
"La voce dell’Italia sia autorevole per il futuro dell’Ue"
Sempre parlando del nostro Paese nel contesto europeo, Visco sottolinea come sia "importante che la voce dell'Italia sia autorevole nei contesti dove si deciderà il futuro dell'Unione europea" e ricorda anche che nei prossimi mesi sono in ballo decisioni di grande rilievo come "la governance dell'Unione, il suo bilancio pluriennale, la revisione della regolamentazione finanziaria".
"Stiamo vivendo un momento delicato"
Uno dei punti che il governatore di Bankitalia ha voluto sottolineare durante le considerazioni finali è quello delle compatibilità finanziarie: "Non sarebbe saggio ignorare le compatibilità finanziarie" perché "è a tutti evidente la delicatezza e la straordinarietà del momento che stiamo vivendo". Visco ha poi ricordato che il rispetto degli equilibri finanziari serve "non per rigidità a livello europeo o minacce speculative, ma perché le nostre azioni, i nostri programmi forniscono i segnali che orientano l'allocazione delle risorse a livello nazionale e globale". Poi ha aggiunto: "Non sono le regole europee il nostro vincolo, è la logica economica: a essa e strettamente connesso l'obbligo, che tutti abbiamo, di non compromettere il futuro delle prossime generazioni: accrescere il debito vuol dire accollare loro quello che oggi non si vuol pagare".
"Ok riforme pensioni e lavoro, rischioso tornare indietro"
Parlando del momento attuale dell'economia italiana ed europea, Visco ritorna anche sulle riforme attuate dal nostro Paese, in particolare quelle del lavoro e delle pensioni: "Le riforme sulla previdenza fatte in passato rendono gestibile la dinamica della spesa pensionistica. Queste riforme hanno risposto alla necessità di tenere conto dell'allungamento della vita media nel definire il rapporto tra i contributi versati e l'entità e la durata della prestazione". Sono "possibili interventi mirati volti a ridurre qualche rigidità", ma "compensati in modo da assicurare l'equilibrio attuariale del sistema". Sulla riforma del lavoro, invece, il governatore di Bankitalia afferma: "Le riforme introdotte nel mercato del lavoro hanno avuto nel complesso effetti positivi sull'andamento dell'occupazione ma resta elevata la disoccupazione, in particolare nel Mezzogiorno e tra i giovani".
"Povertà raddoppiata, reddito d'inclusione copre 40% delle famiglie"
Infine, Visco ha parlato della crisi che "ha accentuato il disagio con la quota delle famiglie che vivono in povertà assoluta quasi raddoppiata negli ultimi 10 anni e arrivata a sfiorare il 7%". Il governatore di Bankitalia ha poi sottolineato come le risorse del reddito di inclusione (Rei) "consentono di coprire circa il 40% delle famiglie in povertà assoluta e nel procedere a un suo rafforzamento o all'adozione di altri provvedimenti, oltre a evitare di scoraggiare la ricerca di un lavoro regolare bisognerà prestare attenzione alle conseguenze sui conti pubblici".