Spread a 537, smentita nota congiunta Italia-Francia-Spagna

Economia

Il differenziale tra Btp e Bund torna ai livelli di novembre, Piazza Affari chiude a -2,7%. E Madrid diffonde un appello “a tre” per chiedere l'applicazione immediata degli accordi Ue. Ma Roma e Parigi: "Non esiste nessun documento comune"

I mercati sprofondano (Piazza Affari chiude a -2,7% dopo il lunedì nero), lo spread torna ai livelli di novembre (537 punti base) e intanto sembra spuntare anche un caso diplomatico tra Italia, Francia e Spagna.
Nel pomeriggio di martedì 24 luglio Madrid ha infatti diffuso una nota (rimossa poi dal sito del governo), definita congiunta con Roma e Parigi, con la quale si "esige l'applicazione immediata degli accordi" del summit europeo di fine giugno (che propone l'intervento dei fondi salva-stati per aiutare i paesi in difficoltà). Ma Italia e Francia, non appena appresa la notizia, hanno smentito l'esistenza di un appello congiunto. Palazzo Chigi ha replicato con una nota con cui esprime stupore per l'iniziativa spagnola di cui il governo italiano non era al corrente. "E' un'informazione stupefacente, non ha alcun fondamento", ha detto invece a Reuters Bernard Cazeneuve, ministro francese degli Affari europei. "Non c'è mai stato alcun comunicato di Francia, Spagna e Italia, né alcuna dichiarazione comune".
La nota di Madrid proseguiva con le parole del segretario di stato spagnolo per l'Unione europea, Mendez de Vigo: "La rapidità è una condizione essenziale del successo di tutte le azioni europee e c'è un divario preoccupante tra le decisioni prese dal Consiglio europeo e la loro applicazione".

Piazza Affari chiude in rosso - Il comunicato spagnolo arriva dopo un'altra giornata pesante sui mercati, seguita al lunedì nero delle borse di ieri 23 luglio e all'allarme di Moody's sulle prospettive della Germania.
Piazza Affari chiude oggi 24 luglio in deciso ribasso (Ftse Mib -2,7% e Ftse All Share -2,2%), forti le vendite sulle banche. A pesare sugli scambi anche il calo della fiducia delle imprese francesi e dei manager delle imprese manifatturiere europee.

Lo spread ai massimi da gennaio - Lo spread, dopo un'apertura in ribasso a 502, è tornato ai livelli del 17 novembre 2011, ossia ai tempi del passaggio di consegne Berlusconi-Monti. Il differenziale di rendimento tra i decennali italiani e tedeschi ha chiuso la giornata a 537 punti base. Il rendimento dei Btp decennali è salito per la prima volta dallo scorso gennaio sopra la soglia del 6,5%.

La Catalogna chiede aiuto a Madrid - Ma le cattive notizie non finiscono qui. La regione spagnola della Catalogna chiederà infatti l'aiuto del governo centrale spagnolo. Lo rende noto il responsabile dell'economia del governo catalano Andreu Mas Colell alla Bbc. E' la terza regione, dopo la Comunità Valenciana e quella di Murcia, a sollecitare il salvataggio al fondo da 18 miliardi messo a disposizione dallo Stato delle regioni con problemi di insolvenza.

Moody's gela la Germania - Ed è proprio sull'incertezza di questa crisi che si basa la decisione dell'agenzia internazionale (qui il rapporto, previa registrazione sul sito) Moody's sulla Germania. Proprio la Spagna e l'Italia - secondo Moody's - potrebbero aver bisogno di una qualche forma di aiuto esterno. Con la revisione al ribasso dell'outlook di Germania, Finlandia e Lussemburgo ora le "prospettive sono negative per tutti i paesi AAA dell'area euro sui cui bilanci potrebbero pesare maggiormente" gli aiuti all'area euro, siano questi legati alla "necessità di ampliare l'European Stability Mechanism o sia la necessità di sviluppare forme di liquidita' ad hoc".
Per Moody's poi i rischi di un'uscita della Grecia dalla zona euro sono aumentati: un'eventuale uscita di Atene rappresenterebbe un rischio materiale per l'area euro. Anche se in questo caso Moody's si aspetta una reazione forte da Eurolandia, l'uscita si tradurrebbe in uno shock che le autorità potrebbero contenere solo ad alto prezzo.
Secca la replica di Berlino: la Germania - afferma il ministero delle finanze in una nota - continua ad esercitare il suo ruolo di "ancora di stabilità della zona euro" e si "trova in una situazione economica e finanziaria solida".
"Riaffermiamo il nostro impegno a garantire la stabilità dell'Eurozona nel suo insieme", ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker dopo la revisione dell'outlook di Germania, Olanda e Lussemburgo da parte dell'agenzia internazionale.

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