Sono partiti da Venaus e sono arrivati a Chiomonte sotto la pioggia per dire no all’Alta Velocità. A sfilare, oltre ai leader del movimento, famiglie e bambini. Una ventina di persone sono state denunciate dalla polizia per danneggiamenti. FOTOGALLERY
È partita da Venaus e si è chiusa al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte, in Valle di Susa, la marcia del movimento No Tav. A sfilare, circa un migliaio di persone: tra loro anche famiglie e bambini. Il corteo è giunto alla sua conclusione sotto una pioggia battente. Non si registrano tensioni -
Il corteo è uno dei momenti del Festival Alta Felicità, che si tiene proprio in Val Susa, per dire no alle grandi opere e promuovere uno sviluppo sostenibile -
Tra i partecipanti al corteo, i leader storici del movimento No Tav, come
il valsusino Alberto Perino, e molti altri provenienti da tutta Italia,
dalla Francia e dalla Slovenia -
Non si sono registrate tensioni ma una ventina di manifestanti No Tav sono stati denunciati dalla polizia per danneggiamento e inottemperanza a provvedimento dell'autorità. Lo rende noto la Questura di Torino -
"La Valle che resiste. No Tav" è lo striscione che ha aperto la marcia. "Continuiamo a essere vigili, attenti, non ci fidiamo delle dichiarazioni dei giornali e vogliamo vedere atti concreti", dice il leader valsusino Alberto Perino "Perché -prosegue - un governo non opera con selfie, ma attraverso i documenti. Oggi come ieri siamo quindi pronti a resistere" -
"In gita vogliamo esserci proprio tutti, grandi, piccini, musicisti, scrittori, cantanti, attori, registi - avevano scritto gli attivisti sul sito di 'AltaFelicità' - Vogliamo portare i nostri cuori vicino a quello scempio e chiedere insieme l'annullamento dell'opera". Nei giorni scorsi al cantiere della Tav, al centro delle polemiche politiche, la protesta No Tav è tornata a farsi sentire con il lancio di razzi e bombe carta che hanno portato la polizia a identificare 25 persone -
La marcia è arrivata al cantiere sotto la pioggia. Una volta davanti alle recinzioni, i manifestanti hanno cominciato a battere le reti con delle pietre, ma senza che questo abbia generato tensioni -