
Dalla fondazione della Comunità di Bose all'allontanamento, chi è Enzo Bianchi. FOTOSTORIA
Monaco aperto al dialogo con le confessioni cristiane diverse da quella cattolica, ha deciso di abbandonare la sua 'creatura' dopo la visita apostolica in cui la Santa Sede ha evidenziato difficoltà di convivenza con i nuovi responsabili e alcuni membri. Due lauree honoris causa, l'ex priore ha anche collaborato con diversi papi

Un monaco sempre in dialogo con le confessioni cristiane diverse da quella cattolica, ma anche il fondatore della Comunità di Bose, del quale è stato priore fino al gennaio 2017. E' Enzo Bianchi, che il 7 giugno 2021 ha deciso di lasciare la sua 'creatura' e trasferirsi a Torino
Enzo Bianchi, l'addio alla Comunità di Bose
Enzo Bianchi nasce a Castel Boglione (Asti) il 3 marzo 1943. Dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Torino, si reca a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano (Biella), con l'intenzione di dare vita a una comunità monastica. Era il 1965

Tre anni dopo, nel 1968, viene raggiunto dai primi fratelli e sorelle: la comunità, di cui Bianchi ha scritto la regola, conta un'ottantina di membri di cinque nazionalità diverse

La comunità fondata da Bianchi non è presente solo a Bose, ma anche a Ostuni (Brindisi), Assisi (Perugia), Cellole-San Gimignano (Siena), Civitella San Paolo (Roma) e Gerusalemme (in Israele)

Alla Comunità appartengono monaci e monache di Chiese cristiane diverse, che - si legge sul sito ufficiale - "cercano Dio nell'obbedienza al Vangelo, nella comunione fraterna e nel celibato"

Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon, che pubblica testi di spiritualità biblica, patristica, liturgica e monastica. Ha anche insegnato Teologia biblica alla facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele. In foto, il suo incontro con il Dalai Lama

Bianchi ha anche fatto parte della delegazione inviata da papa Giovanni Paolo II a Mosca, nell'agosto 2004, per offrire in dono al patriarca Aleksij II l'icona della Madre di Dio di Kazan

Ha partecipato come esperto nominato da papa Benedetto XVI ai Sinodi dei vescovi sulla Parola di Dio (ottobre 2008) e sulla Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana (ottobre 2012). E nel 2014 papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani

Nel 2000 l'Università degli Studi di Torino gli ha conferito la Laurea honoris causa in Scienze Politiche, così come l'Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (frazione del Comune di Bra) nel 2016

L'addio di Bianchi dalla Comunità di Bose segue la visita apostolica - svoltasi tra dicembre 2019 e gennaio 2020 - nella quale la Santa Sede ha sancito il suo allontanamento dopo le difficoltà di convivenza con i nuovi responsabili e alcuni membri della stessa Comunità