Cosa fare per evitare il contagio, quali sono i sintomi della malattia, quali numeri chiamare per informazioni, dove scaricare il modulo per gli spostamenti e come funzionano le restrizioni in tutto il Paese
L’Italia è tra i Paesi più colpiti del mondo dalla diffusione del Coronavirus (AGGIORNAMENTI - QUI I DATI DELLA PROTEZIONE CIVILE IN TEMPO REALE). In molti ospedali le terapie intensive sono in condizioni di difficoltà: medici e sanitari stanno lavorando senza tregua soprattutto in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Il governo ma anche le principali organizzazioni sanitarie hanno diffuso in queste settimane una serie di raccomandazioni per provare a frenare l’emergenza. Ecco una breve guida con i comportamenti da seguire (LO SPECIALE - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO - LE MISURE DEL GOVERNO ITALIANO).
Cosa sapere sul coronavirus
Il ministero della Salute italiano ha aperto un portale online dedicato al nuovo Coronavirus per informare e aggiornare i cittadini.
- I sintomi più comuni di chi è affetto da Covid-19 sono: febbre; tosse; difficoltà respiratorie
- Nei casi più gravi, l’infezione può causare: polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale, fino alla morte
- Il Coronavirus si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. Si può diffondere per esempio tramite la saliva, tossendo e starnutendo o ancora toccando con le mani non lavate bocca, naso o occhi. In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale
- L’unico modo per confermare la diagnosi di Covid-19 è sottoporsi ad esami di laboratorio. (CORONAVIRUS, TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE)
Cosa fare se si hanno i sintomi
Se si dovessero avvertire i sintomi sopra descritti, occorre rimanere a casa. Non bisogna andare in pronto soccorso. In prima battuta va contattato il medico di base. Se non si ha un medico di base, è possibile chiamare il 1500, numero di pubblica utilità valido per tutta Italia. A disposizione dei cittadini anche i numeri verdi regionali:
Basilicata: 800 99 66 88
Calabria: 800 76 76 76
Campania: 800 90 96 99
Emilia-Romagna: 800 033 033
Friuli Venezia Giulia: 800 500 300
Lazio: 800 11 88 00
Lombardia: 800 89 45 45
Marche: 800 93 66 77
Piemonte: 800 19 20 20 attivo 24 ore su 24/800 333 444 attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 20
Provincia autonoma di Trento: 800 867 388
Provincia autonoma di Bolzano: 800 751 751
Puglia: 800 713 931
Sardegna: 800 311 377
Sicilia: 800 45 87 87
Toscana: 800 55 60 60
Umbria: 800 63 63 63
Val d’Aosta: 800 122 121
Veneto: 800 462 340.
Come prevenire il contagio
Non è ancora disponibile un vaccino contro il Coronavirus. Sia il ministero della Salute che autorità altre autorità sanitarie raccomandano di adottare misure di protezione personale:
- occorre lavarsi spesso le mani
- evitare il contatto ravvicinato con persone che tossiscano, starnutiscano o che abbiano la febbre; bisogna stare a casa il più possibile
- occorre evitare di toccarsi bocca, naso e occhi con le mani
- no agli abbracci e alle strette di mano
- occorre stare ad almeno un metro di distanza dalle altre persone
- l’Oms raccomanda di indossare una mascherina solo a chi sospetta di aver contratto il nuovo Coronavirus (I CONSIGLI DEL MINISTERO DELLA SALUTE).
Cosa si può fare e cosa non si può fare
Dopo aver chiuso scuole e università, il premier Conte ha ordinato lo stop di tutte le attività commerciali, escludendone alcune essenziali tra cui supermercati, distributori di benzina e tabacchi. Lunedì 9 marzo il governo ha esteso a tutta Italia le limitazioni ai movimenti. Ci si può spostare solo in tre casi:
- per motivi di lavoro
- per motivi di salute
- per uno stato di necessità
Per esempio è consentito uscire per:
- acquistare generi alimentari e altri prodotti necessari come i farmaci
- svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona
- assistere i propri cari anziani non autosufficienti.
Il 20 marzo una nuova ordinanza ha introdotto altre limitazioni, tra cui:
- divieto delle attività all’aperto che non siano nei pressi di casa propria
- divieto di accesso a parchi e giardini
- divieto per gli spostamenti verso le seconde case nei giorni festivi e prefestivi.
Il 22 marzo, con un nuovo decreto, il premier Conte ha ordinato:
- la sospensione di tutte le attività produttive industriali e commerciali eccetto quelle considerate esssenziali
- il divieto a chiunque di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati da un Comune all'altro salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.
Il 24 marzo, il premier Conte ha annunciato un nuovo decreto legge che prevede:
- multe da 400 a 3000 euro per chi viola le misure anti-contagio
Per spostarsi è necessario portare con sé un’autodichiarazione (SCARICABILE QUI). L’autocertificazione va mostrata alle forze dell’ordine se si viene fermati. Il modulo può essere compilato anche quando si viene controllati (DOMANDE E RISPOSTE SUL DECRETO #IORESTOACASA).