Vittorio Sgarbi sarà sottoposto a perizia psichiatrica. Sospese nozze con Sabrina Colle

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Il Tribunale di Roma reputa necessaria una perizia per accertare le condizioni "psicologiche, psicopatologiche e cognitive" del critico d'arte. I risultati dovrebbero arrivare intorno a maggio 2026. Nel mentre sono bloccate le nozze, annunciate da poco, con la compagna. Non è stata invece accolta l'istanza della figlia Evelina di nominare un amministratore di sostegno

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Vittorio Sgarbi verrà sottoposto a una perizia per valutare le sue capacità cognitive nella gestione degli affari economici e personali. Fino al risultato, previsto non prima di maggio 2026, non si potranno celebrare le nozze con Sabrina Colle, con cui il critico d’arte è legato da circa 30 anni: proprio nelle scorse settimane aveva annunciato l’imminente matrimonio, che si dovrebbe svolgere a Venezia. Il Tribunale di Roma a cui si era rivolta la figlia di Sgarbi, Evelina, secondo cui il padre non sarebbe più in grado di seguire i propri interessi, non ha però ritenuto necessario nominare un amministratore di sostegno.

La perizia psichiatrica per Vittorio Sgarbi

Come scrive il Tribunale romano, la psicologa psicoterapeuta Lili Romeo, nominata consulente tecnico d'ufficio, dovrà adesso accertare se Sgarbi "presenti condizioni psicologiche, psicopatologiche o cognitive tali da incidere sulla capacità di autodeterminarsi in relazione al compimento di atti di straordinaria amministrazione e all'esercizio dei diritti personalissimi". La perizia dovrà stabilire in particolare "se la persona sia in grado di comprendere e valutare il significato e le conseguenze personali, patrimoniali e giuridiche delle decisioni di particolare complessità e rilevanza, con specifico riferimento alla gestione straordinaria del patrimonio e alla scelta di contrarre matrimonio, valutando l'autenticità e la stabilità della volontà decisionale".

Evelina Sgarbi: "La battaglia che sto portando avanti non è stata vana"

Evelina Sgarbi si era rivolta ai giudici verso la fine dello scorso settembre, presentando istanza per la nomina di un amministratore di sostegno, dopo che il padre aveva attraversato un periodo di forte depressione: era stato anche ricoverato al Policlinico Gemelli durante la fase più critica. Secondo la figlia, Sgarbi sarebbe fortemente condizionato dalle persone che gli stanno intorno, che non le consentirebbero neanche di vederlo. “Finalmente è arrivato un primo importantissimo segnale che lascia ben sperare per quanto riguarda la salute di mio padre e la tutela della sua capacità di comprendere gli effetti di scelte straordinarie inerenti l'esercizio dei suoi diritti personalissimi. La battaglia che sto portando avanti e che ha come obiettivo unicamente quello di tutelare mio padre, la sua salute e la sua dignità e i suoi interessi forse non è stata vana. Purtroppo questo per me sarà comunque un Natale triste perché so che mio padre continua a non stare bene", ha commentato dopo la decisione del Tribunale.

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