Ospite di Cinque Minuti per presentare il suo nuovo libro "Il cielo più vicino. La montagna nell'arte", ha rassicurato tutti: "Sto bene"
Assente da mesi dal piccolo schermo, a causa di una depressione che l'ha portato al ricovero, Vittorio Sgarbi è tornato in tv. L'ha fatto su Rai 1, ospite di Cinque minuti, per presentare il suo nuovo libro Il cielo più vicino. La montagna nell'arte.
Come sta Vittorio Sgarbi
“Sto bene: è stato un lungo periodo di riflessione, di lavoro interiore ed esteriore. Ora torno con un libro che racconta la mia visione della montagna come luogo dello spirito", ha detto Vittorio Sgarbi a Bruno Vespa.
Nel corso dell'intervista, l’ex sottosegretario alla Cultura ha parlato d'arte. E del legame tra artisti come Giotto e Van Gogh, che hanno eletto la montagna a simbolo universale di elevazione e consolazione. Ma ha anche parlato delle vicende familiari che, negli ultimi tempi, lo hanno visto protagonista. La figlia Evelina si è rivolta al Tribunale di Roma, chiedendo per il padre un amministratore di sostegno, in quanto incapace - secondo lei - di perseguire e di proteggere i suoi interessi. Una richiesta, questa, che ha scatenato la reazione della compagna Sabrina Colle, che sostiene di essere da sempre al fianco di Vittorio. "Forse aveva il desiderio di ottenere un’attenzione che non aveva ottenuto prima, quindi di ritrovare un padre che aveva atteso e non aveva trovato. Ha cercato di mettersi in evidenza e di far vedere quello che chiedeva e voleva. Capisco il gesto, ma lo trovo fuori misura e fuori logica", ha commentato Sgarbi.
La reazione di Evelina
Dopo la puntata, Evelina ha sbottato sui social. Secondo la ragazza, Vittorio Sgarbi sarebbe stato trascinato in uno studio televisivo in condizioni di "grande disagio, procurando anche imbarazzo fra gli stessi operatori Rai che lo immaginavano completamente diverso". "Sembrava un vecchio di 90 anni: camminava e respirava a fatica", ha detto, confessando di sentirsi addolorata e impotente, e ribadendo la sua tesi: Vittorio Sgarbi sarabbe plagiato, e non si accorgerebbe delle umiliazioni che gli stanno infliggendo.
Prima di pensare alla promozione del libro, e agli interessi della casa editrice, secondo Evelina gli autori avrebbero dovuto pensare alla salute del padre. La figlia di Sgarbi si è poi rivolta alla magistrata Scorza, che ha deciso di non nominare un tutore per il genitore: "Sostenere che oggi mio padre stia bene è scandaloso. Ed è un falso clamoroso. E tutto questo viene fatto per amore? E sarei io l'esosa e l’interessata? (...). E mentre mi ha raggelato il cuore questa sceneggiata fatta ad hoc per promuovere il libro, l’unica cosa positiva è stato il commento di mio padre alla mia iniziativa: mi ha scaldato il cuore. Ho capito che mi sta dicendo: vai avanti".