"Spara a Giorgia" e la firma Br, seconda scritta contro la premier in una settimana

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La frase, accompagnata dalla stella a cinque punte, è comparsa sui muri esterni della sede della Lega a Busto Arsizio, nel Varesotto. Il 7 dicembre una scritta analoga contro la presidente del Consiglio era apparsa sul lungomare di Pietrasanta

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La scritta in rosso "Spara a Giorgia", seguita dalla stella a cinque punte e la firma "BR", è apparsa nelle scorse ore sui muri esterni della sede della Lega a Busto Arsizio, nel Varesotto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos della Questura di Varese, che hanno avviato le indagini per risalire agli autori della scritta contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un’azione "inaccettabile e pericolosa", ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, da "condannare con forza, per evitare che una becera scritta si trasformi in qualcosa di molto più grave".

Albani (Lega): "Non è più goliardia, sono minacce gravi"

Non è la prima volta che la sede della Lega di Busto Arsizio viene presa di mira. Sul portone della sezione di via Culin lo scorso 31 ottobre sono stati fatti degli schizzi di vernice rossa e qualche giorno dopo, su una parete del Municipio, in via Fratelli d'Italia, è apparsa la scritta "Fasci appesi". "Non è più goliardia ma sono minacce gravi alla presidente del Consiglio, segno di un clima intollerabile", ha detto il segretario della Lega di Busto Arsizio, Alessandro Albani, che ha denunciato la scritta alle forze dell'ordine "nella speranza che individuino gli autori e che nei loro confronti possano essere presi provvedimenti esemplari".

Il precedente a Pietrasanta

La scritta è analoga a quella comparsa una settimana fa sul lungomare di Pietrasanta, in Toscana. "'Spara a Giorgia' e firma dell'estremismo comunista delle brigate rosse. Questa mattina è apparsa questa scritta a Marina di Pietrasanta sul viale a mare", aveva scritto sui social il 7 dicembre Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI, pubblicando la foto del muro con la scritta in vernice rossa, la firma e una stella a cinque punte.

L’allarme lanciato da Crosetto

E proprio una settimana fa, poche ore prima della notizia della scritta di Pietrasanta, il ministro della Difesa Guido Crosetto - in un’intervista ad Avvenire - aveva detto: "Foto bruciate nelle piazze, confronti negati nelle Università, assalti alle redazioni dei giornali. Si respira un'aria brutta, pesante, irragionevole, violenta. E non vorrei che all'improvviso ci trovassimo a fare i conti con delle 'Brigate Rosse 4.0". "Sono spaventato da una violenza che cresce - aveva aggiunto - da un odio ideologico e politico che si cerca di alimentare. Vedo il cancro di un assurdo conflitto che si radica sempre di più e che va combattuto in maniera bipartisan".

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Calenda: "Clima di odio non va mai minimizzato"

Dopo l'episodio di Varese, arrivano i primi messaggi di solidarietà alla premier. Come quello di Carlo Calenda: "Solidarietà a Giorgia Meloni senza se e senza ma. Attenti perché il clima d’odio non va mai minimizzato", ha scritto sui social il leader di Azione.

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