Introduzione
È oggi il giorno della prova scritta dell’esame 2025 per l’iscrizione negli albi degli avvocati. Il test, spiega il sito del ministero della Giustizia, viene svolto sui temi formulati dallo stesso dicastero e “ha ad oggetto la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, su un quesito proposto in materia scelta dal candidato tra il diritto civile, il diritto penale e il diritto amministrativo”. E nei giorni scorsi il ministero ha anche reso note le linee guida e i criteri che guideranno la commissione d'esame nella correzione degli elaborati.
Quello che devi sapere
Come funziona l’esame di Stato
Per quanto concerne l’esame di Stato, il ministero della Giustizia spiega che questo si articola in una prova scritta e in una prova orale. Per lo scritto, “il candidato sceglie la materia predisponendo uno degli atti giudiziari dettati dal presidente della commissione d’esame”. Per realizzare l’elaborato “sono assegnate sette ore dal momento della dettatura del tema”. La prova orale invece “è pubblica, si svolge a non meno di 30 giorni di distanza dal deposito dell’elenco degli ammessi presso ciascuna Corte di appello ed è articolata in tre fasi”.
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Le fasi della prova orale
La prima delle tre fasi della prova orale “ha ad oggetto l’esame e la discussione di una questione pratico-applicativa, nella forma della soluzione di un caso, che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, in una materia scelta preventivamente dal candidato tra il diritto civile, il diritto penale e il diritto amministrativo”. La seconda invece “verte sulla discussione di brevi questioni che dimostrino le capacità argomentative e di analisi giuridica del candidato relative a tre materie scelte preventivamente dal candidato, di cui una di diritto processuale, tra le seguenti: diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto processuale civile e diritto processuale penale”. La terza e ultima, infine, “riguarda la dimostrazione della conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato”.
I criteri di correzione dello scritto
Tornando alla prova scritta, il verbale del 5 dicembre 2025 del dipartimento per gli Affari di Giustizia elenca quali sono “i criteri di correzione così come definiti dall’ordinamento ritenuti da tutti i presenti e confermati dalla giurisprudenza consolidata”. Nel testo disponibile sul sito del Ministero sono presenti in totale nove punti:
- Correttezza della forma grammaticale, sintattica ed ortografica e padronanza del lessico italiano e giuridico;
- Chiarezza, logicità, completezza, sinteticità e non ridondanza, nonché rigore metodologico delle esposizioni e delle argomentazioni giuridiche;
- Dimostrazione di concreta capacità di risolvere problemi giuridici anche attraverso riferimenti essenziali alla dottrina e agli orientamenti giurisprudenziali; il richiamo a massime giurisprudenziali riportate nei codici annotati è consentito; tuttavia, i relativi sintetici riferimenti testuali vanno adeguatamente virgolettati e comunque devono esserne indicati gli estremi giurisprudenziali;
- Dimostrazione della conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati strettamente pertinenti al quesito da risolvere;
- Dimostrazione della capacità di cogliere eventuali profili di interdisciplinarità;
- Coerenza dell’elaborato con la traccia assegnata ed esauriente e pertinente indicazione dell’impianto normativo di riferimento;
- In ordine alle conclusioni raggiunte, capacità di argomentarle adeguatamente, anche se in maniera difforme dal prevalente indirizzo giurisprudenziale e/o dottrinario;
- Dimostrazione della padronanza delle tecniche di persuasione;
- Sussistenza nell’elaborato di tutti gli elementi essenziali previsti dall’ordinamento per la redazione dell’atto oggetto specifico della prova scritta quali ad esempio per l’atto di citazione.
Gli elementi essenziali dell’atto
Nello stesso documento redatto dagli uffici del ministero della Giustizia vengono anche riportati gli elementi essenziali che è necessario rispettare per quanto concerne l’ultimo punto:
- curia adita;
- indicazione delle parti;
- esposizione in fatto e in diritto;
- vocatio in ius;
- conclusioni;
- data, firma;
- relata di notifica, nelle forme previste dalla normativa vigente;
- procura alle liti.
Le sedi della professione forense
Il ministero, infine, ricorda che l’esame di Stato per l’anno 2025 serve per abilitarsi all’esercizio della professione forense presso le seguenti sedi di Corti di appello: si tratta di Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, L’Aquila, Lecce, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Torino, Trento, Trieste, Venezia e infine presso la Sezione distaccata di Bolzano della Corte di appello di Trento.
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