Femminicidio vicino ad Ancona, trovato ferito il marito: è indagato per omicidio aggravato
CronacaSadjide Muslija è stata uccisa nella sua abitazione a Pianello Vallesina di Monte Roberto. Il corpo senza vita è stato trovato nella tarda mattinata di ieri, 3 dicembre, dai carabinieri giunti sul posto dopo la segnalazione del datore di lavoro della donna, allarmato dalla sua assenza in azienda. L'arma del delitto potrebbe essere un tubo di ferro da cantiere trovato fuori dalla casa
È stato rintracciato Nazif Muslija, ricercato dopo il femminicidio della moglie Sadjide Muslija e indagato per omicidio aggravato: nei suoi confronti la procura di Ancona aveva disposto un fermo e un mandato di ricerca internazionale. La donna è stata trovata senza vita nella tarda mattinata di ieri, 3 dicembre, a Pianello Vallesina di Monte Roberto, in provincia di Ancona, dopo essere stata picchiata a morte nell'abitazione nella quale i due vivevano insieme. L’uomo, 50 anni e originario della Macedonia, risultava irreperibile da ieri mattina, quando alcuni testimoni lo avevano visto lasciare la casa di via Garibaldi a bordo di un'auto. Nazif Muslija è stato trovato dai Carabinieri riverso al suolo, gravemente ferito ma vivo, in una zona impervia del territorio di Matelica, in provincia di Macerata. L'uomo avrebbe tentato il suicidio in una zona boschiva e sarebbe stato salvato da un cacciatore. I sanitari del 118 sono intervenuti per stabilizzarlo. La sua auto, una Smart bianca, è stata trovata abbandonata nei pressi del luogo di ritrovamento dell'uomo.
Le indagini
La Sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale dei Carabinieri di Ancona è tornata questa mattina nella casa per cercare tracce microscopiche. L'arma del delitto potrebbe essere un tubo di ferro da cantiere che i militari hanno trovato e sequestrato. Sarà fatto analizzare per vedere se le ferite riportate dalla donna, colpita alla testa e al torace, sono compatibili con il tubo e se ci siano le impronte del marito. La possibile arma, che presenterebbe tracce ematiche, era appoggiata a un muro esterno dell'abitazione: è un tubo vuoto all'interno, come quelli utilizzati per le impalcature nei cantieri.
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Già arrestato ad aprile
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, in passato Nazif Muslija aveva avuto atteggiamenti violenti contro la moglie. Lo scorso aprile, infatti, l’uomo era stato arrestato per maltrattamenti domestici ma aveva poi patteggiato la pena e a luglio era stato scarcerato tornando quindi a vivere con la moglie. In quell’occasione il 50enne, contestando a Sadjide Muslija un presunto tradimento, l’aveva aggredita in casa sfondando la porta con un’ascia e minacciandola. La donna si era rifugiata dai vicini e aveva chiamato i carabinieri che avevano fermato il marito, tornando però in libertà pochi mesi dopo.
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La vittima
Sadjide aveva 49 anni e, come il marito, era originaria della Macedonia. Faceva l’operaia in una ditta di imballaggi e proprio il suo datore di lavoro, allarmato nel non vederla arrivare, ieri mattina ha chiamato i carabinieri. I militari della Stazione di Moie di Maiolati Spontini (Ancona) sono intervenuti in tarda mattinata presso l'abitazione della donna, trovandola morta riversa sul letto e con segni evidenti di violente percosse. La Procura disporrà l'autopsia sul corpo della vittima. I primi riscontri, fatti sul posto dal medico legale Angelo Montana, hanno evidenziato diversi colpi severi sul cranio e sul corpo della donna ritrovata sul letto. L'aggressione mortale sarebbe avvenuta al mattino, anche se l'orario indicativo della morte sarà stabilito dall'autopsia.