Strage Ustica, udienza su archiviazione slitta a 19/12. Parenti vittime: "Andare avanti"
CronacaIl 27 giugno 1980 l’aereo Dc9 Itavia fu abbattuto e precipitò nel mar Tirreno, causando 81 vittime. Gli autori materiali non furono mai individuati, tra depistaggi e punti mai chiariti. L'Associazione che riunisce i familiari dei deceduti spinge per proseguire nell'inchiesta: sarebbe emersa la presenza nei cieli
Slitta la decisione sulla richiesta di archiviazione della Procura romana sull’ultima indagine sulla strage di Ustica: il 27 giugno 1980 l’aereo Dc9 Itavia fu abbattuto e precipitò nel mar Tirreno, causando 81 vittime, in circostanze che - tra depistaggi e ostruzioni alla giustizia - non sono mai state chiarite. Il gip Livio Sabatini ha fissato l'udienza al prossimo 19 dicembre. In aula erano presenti membri dell'Associazione Parenti delle Vittime della strage, che hanno ribadito ancora una volta come, tra l'altro proprio nella richiesta di archiviazione, sia stata individuata "la presenza ufficiale quella notte di una portaerei francese, sempre smentita dalla Francia". Ci sarebbe quindi la prova che effettivamente si stava svolgendo "una esercitazione in cielo" al momento del tracollo dell'aereo italiano.
Gip dispone l'acquisizione di tutti i familiari superstiti delle vittime dalle liste del Viminale
Il gip disposto che l'individuazione di tutte le parti offese deve avvenire mediante l'acquisizione dell'elenco completo dei familiari superstiti delle vittime, detenuto presso il Ministero dell'Interno. Si è poi riservato sulla richiesta arrivata da una delle parti offese, a cui si sono opposte alcune altre ma a cui si è associato il pm, di chiamare nel procedimento (sempre come parte offesa) anche la Presidenza del Consiglio dei ministri. Per i pm lo scenario resta comunque quello della battaglia aerea ed è stata esclusa la pista della bomba esplosa a bordo.
Associazione Parenti delle Vittime: "Ci sono elementi nuovi, quel giorno movimenti militari di Francia, Usa e Nato"
Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione, in conferenza stampa alla Camera dei Deputati lo scorso 24 novembre, aveva già parlato degli elementi nuovi emersi nelle carte. Tra questi, diceva, "è certa la presenza della portaerei francese Foch nei nostri mari: è certa la presenza a Grazzanise di esercitazioni militari francesi, americani quella notte”. Nuovi elementi sono stati trovati “anche di intervento dei nostri militari e allo Shape della Nato". Bonfietti pensa che "le rogatorie e le richieste alla Francia possano essere ancora tante e se drammaticamente, lo dico da cittadina, la magistratura non arriverà a scrivere questa verità, chiedo con forza, più di prima, l'impegno del governo del mio Paese, una pressione e una richiesta forte da parte della politica in senso lato per indurre comportamenti diversi da parte dei nostri alleati che sono gli americani, i francesi, gli inglesi, il Belgio addirittura, che avevano i loro aerei quella notte nei nostri cieli".
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Le due richieste di archiviazione riunificate
Al vaglio del gip ci sono due richieste di archiviazione, ora riunificate, avanzate nei mesi scorsi dai pm di piazzale Clodio. Si tratta del fascicolo aperto nel 2008 dopo le dichiarazioni dell'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga e quello avviato nel 2022 dopo un esposto presentato dall'Associazione per la verità su Ustica. Entrambi gli incartamenti sono contro ignoti.