Famiglia nel bosco, Nordio: "Se profili disciplinari interverrò". Avvocato rimette mandato

Cronaca
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Si è incrinata "la fiducia posta alla base del rapporto professionale che lega avvocato e cliente", ha spiegato l'ormai ex difensore Giovanni Angelucci. A sostituirlo Marco Femminella e Danila Solinas, che entro il 29 novembre dovranno presentare ricorso contro l'ordinanza di allontanamento dei tre bambini della coppia anglo-australiana. Il quotidiano "Il Centro" scrive che un anno fa la madre, Catherine Birmingham, tentò la fuga insieme ai figli

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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto sul caso della famiglia che vive in un bosco in provincia di Chieti. Il Guardasigilli, in riferimento al provvedimento con cui il tribunale dei minorenni de L'Aquila ha disposto il collocamento dei tre figli minori in una casa famiglia, ha detto che “laddove dovessero emergere profili di rilievo disciplinare eserciterò i poteri conferiti dalla legge". Intanto Giovanni Angelucci, ormai ex avvocato della famiglia, ha deciso di rimettere il suo mandato. Sono intervenute “troppe pressanti ingerenze esterne” che hanno “incrinato la fiducia posta alla base del rapporto professionale che lega avvocato e cliente”. A difendere i genitori dei bimbi, Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, saranno adesso Marco Femminella e Danila Solinas, del foro di Chieti. Entro il 29 novembre dovranno presentare ricorso contro l'ordinanza di allontanamento dei tre bambini in Corte d'Appello all'Aquila. Emerge che già un anno fa, per sfuggire ai servizi sociali, Birmingham sarebbe scappata nel Bolognese con i figli.

Nordio: “Se dovessero emergere profili disciplinari interverrò”

Sul caso, come detto, è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. L’esponente del governo Meloni, rispondendo al question time alla Camera sul caso della famiglia che vive in un bosco in provincia di Chieti e il provvedimento con cui il tribunale dei minorenni de L'Aquila ha disposto il collocamento dei tre figli minori in una casa famiglia, ha detto che “laddove dovessero emergere profili di rilievo disciplinare eserciterò i poteri conferiti dalla legge". Il Guardasigilli ha spiegato di aver “provveduto immediatamente ad approfondire con urgenza la vicenda tramite l'Ispettorato, chiedendo la trasmissione di copia integrale di tutti gli atti che non sono ancora pervenuti". Il ministro ha sottolineato che "quello della stabilità affettiva del minore" è un "tema delicatissimo".

Il legale della famiglia: "Troppi rifiuti alle proposte avanzate"

Per quanto concerne invece la scelta di Angelucci, questa sarebbe maturata in seguito agli ennesimi rifiuti da parte dei coniugi alle proposte suggerite. Ieri, 25 novembre, avrebbe dovuto incontrare Trevallion “per eseguire insieme il sopralluogo di un'abitazione distante pochi chilometri dalla loro, messa a disposizione a titolo gratuito da un imprenditore nel campo della ristorazione di Ortona originario di Palmoli”. Il padre ha però rifiutato.  "A ciò si aggiunga - sottolinea l'avvocato - che sempre nella giornata di ieri avrei dovuto raccogliere anche un'altra firma da Nathan per procedere con il deposito presso il genio civile del progetto di ristrutturazione straordinaria dell'immobile, ma per quanto riferitomi dagli interessati simili lavori sarebbero stati per loro troppo invasivi ed impattanti, sicché hanno ritenuto di non firmare né acconsentire al deposito del progetto già predisposto dal tecnico di fiducia”. E ancora: “Un geometra del posto che si era messo in contatto con il sottoscritto avvocato, si è recato presso la 'casa del bosco' insieme ad un rappresentante della ditta Ssap San Salvo Appalti Spa disposta ad eseguire i lavori di ristrutturazione a sue cure e spese: tuttavia pare che pure questa offerta sia stata respinta dal signor Trevallion". Oggi la coppia avrebbe dovuto incontrare una psicologa psicoterapeuta infantile, specializzata in psicoterapia cognitivo comportamentale, "al fine di poter fornire ai coniugi Trevallion-Birmingham un supporto tecnico scientifico in tal senso, ove necessario nel corso del futuro giudizio".

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Avvocato Angelucci: "Il tempo a disposizione non permette indugi né ripensamenti"

Angelucci scrive che sono saltati tutti i “passaggi logistici e tecnici  che erano e sono imprescindibili ai fini della predisposizione del ricorso per reclamo in scadenza”. E poiché “il tempo a disposizione non permette indugi né ripensamenti, con mio sommo malincuore ho ritenuto doveroso e necessario rinunciare al mandato difensivo, non potendo in tutta coscienza e nel rispetto della deontologia professionale impostare una difesa monca e non aderente alla linea difensiva che io avevo indicato e concordato già da tempo con i miei assistiti", spiega.  L'avvocato si dice comunque "a disposizione per ogni necessità e chiarimento", pronto a supportare "fino alla fine questa splendida famiglia, che tanto mi ha dato in termini di umanità e sentimenti". 

Un anno fa la fuga di Birmingham con i figli

Secondo quanto riporta il quotidiano Il Centro, lo scorso anno Catherine Birmingham lasciò l'abitazione nel bosco e fuggì nel Bolognese, facendo perdere le tracce a investigatori e servizi sociali che stavano cercando di intervenire sul caso, dopo che i bimbi erano finiti in ospedale per un'intossicazione da funghi. Sulla vicenda venne aperto anche un fascicolo giudiziario. Il padre era rimasto nel casolare, continuando a coprire la moglie: dava false informazioni agli investigatori. In un caso disse che la donna era tornata in Inghilterra insieme con i figli, mentre lui cercava di "risolvere la situazione". Birmingham si era poi messa in contatto con i carabinieri, dicendo in una mail che non avrebbe "rivelato assolutamente la posizione" a causa della "minaccia che ci portino via i nostri figli". A questa mail ne seguirono altre, fino a quando, a inizio dicembre 2024, un avvocato consiglia alla famiglia di "non nascondersi alle istituzioni". Appello rimasto inascoltato. Solo dopo Natale la donna si fece nuovamente viva, svelando alla Polizia l'indirizzo esatto dove si trova insieme con i figli: Valsamoggia. Poi tornò in Abruzzo, con la speranza – vana - che il procedimento dei servizi sociali venisse accantonato. La sindaca di Valsamoggia, Milena Zanna, ha detto all'ANSA che "non le risulta" di alcuna "segnalazione ufficiale", nemmeno da parte della Polizia.

La casa nel bosco a Palmoli dove vivono Nathan Trevallion e Catherine Birmingham a cui oggi il Tribunale per i minorenni di L'Aquila ha disposto la sospensione della potestà genitoriale dei tre figli minori, fra i 6 e gli 8 anni, che vivono con loro in un rudere fatiscente e privo di utenze e in una roulotte in provincia di Chieti. Disposto anche l'allontanamento dei bambini dalla dimora familiare e il loro collocamento in una casa famiglia e nominato un tutore provvisorio dei minori, l'avvocata Maria Luisa Palladino. 
ANSA/ANTONELLA SALVATORE

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Il caso della "famiglia nel bosco"

A Trevallion e Birmingham, lui britannico e lei australiana, è stata sospesa la potestà genitoriale. Vivono nei boschi in provincia di Chieti, in un contesto abitato da altre famiglie "neorurali". Per i giudici erano a rischio la loro "socialità" e la loro sicurezza, data ad esempio l'assenza di sistemi di "prevenzione di incendi, degli impianti elettrico, idrico e termico e delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità dell'abitazione". Sotto altro profilo, il ministero dell'Istruzione ha però confermato che è stato assolto l'obbligo di istruzione, seppur tra le mura domestiche. Sulla vicenda c'è grande dibattito: dal governo esponenti di spicco - tra cui il vicepremier Salvini e il ministro della Giustizia Nordio - hanno attaccato ancora una volta la magistratura. La presidente del Tribunale dei minorenni dell'Aquila, Cecilia Angrisano, è subito diventata bersaglio di pesanti minacce. La donna è comunque ospite della stessa casa famiglia di Vasto dove si trovano i bimbi, che vede per pochi momenti al giorno.

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