Famiglia nel bosco, il Ministero dell'Istruzione: "Rispettato l'obbligo scolastico"

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"La conferma è arrivata dal dirigente scolastico dell'istituto scolastico di riferimento per il tramite dell'ufficio scolastico regionale", ha riferito il Ministero. Intanto il Tribunale dei minori dell'Aquila ha stabilito l'allontanamento dei tre figli della coppia in una casa famiglia a Vasto, dove la madre li assiste. La decisione dei giudici era arrivata a seguito di “valutazioni tecniche e su elementi oggettivi". Il legale della famiglia: "Non hanno violato nessuna legge"

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“Questo provvedimento è un'ingiustizia”. Così il legale della famiglia che viveva isolata in un casolare nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti in Abruzzo, ha definito l'ordinanza con cui il Tribunale per i minorenni de L'Aquila ha stabilito la separazione di figli e genitori. Ordinanza che, oltre a sospendere la potestà genitoriale alla coppia, ha anche disposto l'allontanamento dei tre figli, tra i sei e gli otto anni, in una casa famiglia a Vasto, dove la madre li assiste. I bambini “sono scossi, ma vivono la situazione in maniera forte e positiva perché sanno che sono nel giusto e sono coscienti di questo, perché i genitori li hanno sempre messi al corrente di tutto”, ha detto l'avvocato Giovanni Angelucci. La decisione dei giudici era arrivata a seguito di “valutazioni tecniche e su elementi oggettivi", come “sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico" dei membri della famiglia, aveva precisato l'Anm. Intanto, è scoppiata la polemica sui social, con insulti e minacce contro la presidente del Tribunale per i minori dell'Aquila, Cecilia Angrisano.  

Rispettato l'obbligo scolastico

Intanto, però, sono emerse novità soprattutto in merito alla questione relativa all'obbligo scolastico dei bambini. "Al Ministero risulta regolarmente espletato l'obbligo scolastico attraverso l'educazione domiciliare legittimata dalla Costituzione e dalle leggi vigenti e tramite l'appoggio ad una scuola autorizzata. La conferma è arrivata dal dirigente scolastico dell'istituto scolastico di riferimento per il tramite dell'ufficio scolastico regionale". Lo ha riferito il Ministero dell'Istruzione e del Merito. 

 

Documenti famiglia Chieti a ministero, via a accertamenti

 

Secondo quanto appreso dall’Ansa, l’autorità giudiziaria de L'Aquila ha inviato al ministero della Giustizia la documentazione riguardante la vicenda della sospensione della potestà genitoriale alla coppia che con tre figli minori vive in un bosco a Palmoli, in provincia di Chieti. Il Guardasigilli Carlo Nordio ha avviato gli accertamenti sul caso e saranno quindi verificate eventuali violazioni.

Perché il tribunale ha sospeso la potestà genitoriale

Il caso della famiglia nel bosco di Palmoli era finita sotto la lente di ingrandimento della procura minorile dell'Aquila lo scorso anno, dopo un ricovero in ospedale dei bambini a seguito di un'intossicazione da funghi. Un controllo dei carabinieri nella casa aveva portato a una segnalazione, che aveva comportato la sospensione della potestà genitoriale, senza però interrompere l'affidamento dei minori alla famiglia. Con il provvedimento emesso nei giorni scorsi, i bambini sono stati trasferiti in una nuova casa a Vasto, pur in presenza della madre. Nel casolare di Palmoli, adesso, vive soltanto il padre. Secondo l'Anm, la decisione sarebbe motivata da ragioni di "sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico".

La posizione dell'Anm

La giunta esecutiva dell'Anm del distretto dell'Aquila, che ha difeso l'ordinanza del Tribunale dei minori dell'Aquila, ha espresso "apprensione" per la "campagna d'odio scatenata nei confronti della presidente Cecilia Angrisano, bersaglio di ingiurie e di intimidazioni". In una nota, l'associazione ha ribadito la propria solidarietà al magistrato esprimendo però "stupore" e "rammarico" nel constatare che, "in un clima così esasperato, i rappresentanti del governo insistano nell'attività di delegittimazione dell'Autorità Giurisdizionale". "Ricordiamo, ancora una volta, che il rispetto delle competenze e della separazione dei poteri costituisce il fondamento dello stato democratico", ha sottolineato ancora l'Anm.

Il legale della famiglia: “Non hanno violato nessuna legge”

I bambini “hanno una forza e una pace interiore che è disarmante", ha ribadito poi il legale della famiglia. Il padre, che nei giorni scorsi aveva fatto visita alla moglie e ai figli nella casa famiglia, “è scosso ma fiducioso che la cosa si risolva perché sono nel giusto, perché non hanno violato nessuna legge e perché questo provvedimento è un'ingiustizia". Secondo l'avvocato, i bambini “sono vaccinati, non hanno problemi di socialità e neppure di scolarizzazione, e l'abitazione ha l'idoneità statica”.

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Il legale della famiglia: “La casa ha l'idoneità statica”

Riguardo il problema dell'agibilità e della salubrità della casa, "abbiamo un certificato di idoneità statica rilasciato dall'ingegnere Di Muzio, tecnico di parte, lunedì scorso, dopo l'emissione del provvedimento, e lo depositeremo: nel documento si attesta che la casa è sicura e non è a rischio crollo", ha sottolineato ancora Angelucci. E per quanto riguarda il discorso del bagno, “lo studio di ingegneria ambientale di Mirko e Franco Di Muzio sta predisponendo un progetto con l'ufficio tecnico, con una Scia, per poter realizzare un bagno all'esterno, adiacente all'abitazione, dotato di un sistema di fitodepurazione”, rimarca il legale. Poi aggiunge: “Ad aprile 2025 nel provvedimento provvisorio il Tribunale aveva disposto accertamenti per verificare, tramite un tecnico d'ufficio, la regolarità statica dell'immobile e la salubrità degli ambienti e questo non è stato mai fatto, da nessuno".

Il legale della famiglia: “I bambini sono vaccinati”

Rispetto invece alla questione sanitaria, secondo Angelucci "i bambini hanno fatto i vaccini obbligatori, non hanno fatto il richiamo perché non vanno a scuola”, ma “il primo vaccino lo hanno fatto". E in merito alla scolarizzazione, il problema sarebbe superato da un provvedimento dell'Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino-Carunchio che ratifica la richiesta dei genitori di avvalersi dell'istruzione parentale. "Il primo obiettivo è quello di far riunire la famiglia, il secondo è quello di riportarli a casa", ha detto l'avvocato.

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