Minacce e insulti sui social contro la presidente del tribunale per i minorenni dell'Aquila, dopo la decisione di separare figli e genitori che vivono nel bosco di Palmoli, in Abruzzo. "I bambini li ho trovati bene, mi sono corsi incontro” ha raccontato l’avvocato Giovanni Angelucci dopo la visita ai tre figli della “famiglia del bosco”, che gli hanno subito chiesto quando potranno tornare a casa. La madre è “molto scossa”
Sui social circolano insulti e minacce contro Cecilia Angrisano, presidente del tribunale per i Minorenni dell'Aquila, dopo la decisione di separare figli e genitori che vivono nel bosco di Palmoli, in Abruzzo. Sono circa un centinaio i commenti offensivi, molti accompagnati da foto della magistrata, e non si esclude che la polizia postale possa intervenire per identificarne gli autori. Un caso, quello della coppia anglo-australiana che da anni ha scelto di vivere in un rudere nel bosco, che sta facendo molto discutere. La famiglia affrontava la quotidianità senza servizi: acqua, energia elettrica, scuola. Il Tribunale per i Minorenni dell'Aquila ha separato i genitori dai tre figli, due gemelli di 6 anni e una bambina di 8, spiegando che "la situazione descritta nella relazione dei servizi sociali e in quella dei carabinieri manifestava indizi di preoccupante negligenza genitoriale, con particolare riguardo all'istruzione dei figli e alla loro vita di relazione".
Anm Abruzzo: “Apprensione per minacce presidente tribunale minori”
L'Anm abruzzese è tornata a difendere l'operato dei colleghi del Tribunale dei minorenni dell'Aquila, dicendosi in "apprensione" per "la campagna d'odio mediatico". In una nota i magistrati esprimono "stupore" e "rammarico" nel constatare che, "in un clima così esasperato, i rappresentanti del governo insistano nell'attività di delegittimazione dell'Autorità Giurisdizionale". "Ricordiamo, ancora una volta, che il rispetto delle competenze e della separazione dei poteri costituisce il fondamento dello stato democratico - conclude l'Anm -. La Ges di L'Aquila è sempre al fianco dei magistrati impegnati nella tutela dei cittadini".
Bimbi allontanati da casa bosco all’avvocato: “Quando torniamo a casa?”
Questa mattina l’avvocato Giovanni Angelucci, che assiste la “famiglia del bosco” di Palmoli, in provincia di Chieti, destinataria dell'ordinanza di allontanamento dei tre figli in una casa famiglia, ha incontrato la madre e i tre bambini. “I bambini li ho trovati bene, mi sono corsi incontro, mi hanno abbracciato, li ho presi in braccio, ci siamo salutati molto affettuosamente, erano sorridenti ma con un filo di malinconia negli occhi, il maschietto mi ha abbracciato, era felice di rivedermi ma la prima cosa che mi ha detto è 'quando ci riporti a casa?’”, ha dichiarato all’Ansa il legale Giovanni Angelucci, che entro la prossima settimana depositerà il ricorso contro l'ordinanza. Il legale ha visto anche la madre. "È molto scossa, ha pianto, abbiamo avuto un lungo colloquio insieme. Il primo obiettivo è quello di far riunire la famiglia, il secondo è quello di riportarli a casa, certamente questi due passaggi molto probabilmente non potranno coincidere a livello di tempistica però mi auguro che a stretto giro si possa sicuramente ottenere il ricongiungimento della famiglia, e poi con i tempi tecnici di cui necessita un'operazione simile realizzare il bagno adiacente alla casa e farli rientrare”, ha spiegato. La donna, che vive al piano superiore della struttura, al momento può stare con i figli nei momenti dei pasti (colazione, pranzo e cena) per circa mezz’ora ogni volta. Angelucci si è poi recato a Palmoli per incontrare anche il padre dei bambini. "La notte scorsa è stato male, non si è sentito bene, ha vomitato, non è in buone condizioni di salute”, ha dichiarato. “Questa separazione forzata e questo allontanamento dei figli e della moglie gli stanno provocando uno scompenso notevole, a casa non c'è il focolare domestico e quindi, nonostante la solita accoglienza, la casa è fredda perché non emana il calore della famiglia. Ma lui è consapevole che comunque, essendo nel giusto, la questione si risolverà, purtroppo ci vorrà del tempo ma si risolverà".
Salvini: “Farò di tutto per far tornare i bimbi del bosco a casa”
Il leader della Lega, e vicepremier, Matteo Salvini è tornato a postare sui propri social la solidarietà nei confronti della famiglia anglo-australiana. "Farò di tutto perché quei tre splendidi bambini tornino a casa, fra le coccole di mamma e papà”, ha scritto. "Una vergogna, un precedente pericoloso e preoccupante, un trauma per una famiglia che ha scelto l'Italia per vivere serena. Da anni Europa e sinistra ci impongono tasse e divieti perché vogliono tutto 'green', e qualcuno rovina la vita alla famiglia che ha scelto la vita più Green e naturale del mondo?”, ha aggiunto.
Una vicenda che ha acceso l’attenzione pubblica
La vicenda era finita all'attenzione della procura minorile dell'Aquila lo scorso anno, dopo un ricovero ospedaliero dei bambini a seguito di un'intossicazione da funghi. Un controllo dei carabinieri nella casa aveva portato a una segnalazione che aveva comportato la sospensione della potestà genitoriale, senza però interrompere l'affidamento dei minori alla famiglia. Con il provvedimento emesso nei giorni scorsi, i bambini dovranno stare nella comunità indicata dal tribunale, mentre la madre resterà al loro fianco. L'Anm ha ribadito che l'atto si fonda "su valutazioni tecniche e su elementi oggettivi", a partire "da sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico". "Le strumentalizzazioni di certa politica appaiono a nostro avviso in netto contrasto col rispetto dei diritti dei minori, dei più deboli, e della dignità di tutte le persone coinvolte", ha aggiunto l'associazione.