Violenza donne, a Roma la manifestazione di Non Una di Meno: "Sabotiamo il patriarcato"
Per le strade della Capitale il corteo di "Non Una di Meno" in vista del 25 novembre. Le organizzatrici denunciano la crescente "normalizzazione" della violenza patriarcale "da parte del governo", anche "tramite leggi misogine e transfobiche", con dati preoccupanti. Presenti anche i registi Cortellesi e Ozpetek
IL CORTEO
- Slogan contro il patriarcato, chiavi fatte tintinnare in aria, molte bandiere della pace e della Palestina. Oggi a Roma si è tenuta la manifestazione contro la violenza di genere in vista del 25 Novembre. Al grido "Siamo tutte transfemministe", il corteo di Non Una di Meno è partito da piazza della Repubblica per concludersi a Porta San Giovanni. "Sabotiamo guerre e patriarcato", è lo slogan della manifestazione.
"LO STATO NON CI PROTEGGE"
- "I tentati femminicidi sono in aumento, la violenza non è scomparsa ma le donne stanno acquisendo elementi di consapevolezza, riuscendo a scampare ai femminicidi anche di fronte a uno Stato che non le protegge", ha ribadito un'attivista di Non Una di Meno.
"NORMALIZZAZIONE DELLA VIOLENZA"
- Le organizzatrici denunciano la crescente "normalizzazione" della violenza patriarcale "da parte del governo", anche "tramite leggi misogine e transfobiche", con dati preoccupanti: "Dall'Osservatorio di Non Una di Meno emergono 78 femminicidi solo nel 2025, oltre ai suicidi indotti di donne, persone trans e non binarie", sottolinea l'associazione. "Registriamo una diminuzione dei femminicidi, lesbicidi e transcidi, ma questo dato cambia se lo sommiamo ai tentativi".
"IL LAVORO CULTURALE FUNZIONA"
- "Contrariamente a quanto affermato dalla ministra Roccella, il lavoro culturale fatto in questi anni funziona: le persone stanno iniziando a cercare tutela l'una nell'altra", ha detto Federica Rosin dell'Osservatorio.
IN PIAZZA ANCHE CORTELLESI E OZPETEK
- A partecipare al corteo del mondo della politica, tra gli altri, la deputata dem Michela Di Biase. In piazza anche la fondazione 'Una Nessuna Centomila' con Paola Cortellesi e Anna Foglietta, e il regista Ferzan Özpetek. "Le affermazioni dei ministri Nordio e Roccella? Da cittadina arriva un po' di sconforto. Se mi baso su queste parole sento che non c'è una voglia di andare avanti sull'educazione sessuo-affettiva nelle scuole che richiede tutto un altro tipo di società", ha detto Cortellesi a margine della manifestazione.
"IN CAMMINO INSIEME"
- "Oggi non siamo qui a lamentarci, siamo qui a camminare tutti insieme", precisa la regista. "Bisogna cercare di parlare di quante forme ha la violenza, oggi siamo qui perché è giusto esserci. Ci sono tantissimi giovani e soprattutto tantissimi uomini, a camminare con noi e a ricordare che ogni considerazione sulla violenza di genere non è una considerazione contro le donne, ma, anzi, siamo qui a camminare tutti insieme".