Giornata dello studente, quanto costa studiare fuori sede: i dati

Cronaca
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La Giornata internazionale degli studenti, celebrata ogni anno il 17 novembre, ricorda l’importanza del diritto allo studio. Oggi, studiare fuori sede comporta spese elevate: tra affitto, vitto, tasse universitarie e assistenza sanitaria, i costi possono superare i 17mila euro l’anno

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Ogni 17 novembre si celebra la Giornata internazionale degli studenti, una ricorrenza simbolica che riafferma la connessione inscindibile tra la libertà e il diritto allo studio. In un mondo dove l’accesso all’istruzione è ancora negato a molti, questa giornata richiama l’attenzione sull’importanza di un sistema educativo libero, che promuova la crescita personale e il rispetto dei diritti. Ma perché il 17 novembre è stato scelto come data per questa celebrazione? E quanto costa, oggi, per uno studente studiare fuori sede? 

Perché si celebra il 17 novembre

Innanzitutto la data del 17 novembre non è casuale. Il 17 novembre 1939, al culmine della repressione violenta contro le proteste studentesche diffuse in tutta Praga, gli occupanti nazisti, dopo aver chiuso tutti gli istituti di istruzione superiore e arrestato e deportato nei campi di concentramento 1200 giovani, giustiziarono senza processo nove tra studenti e professori cecoslovacchi. Un tragico evento diventato simbolo di come i regimi autoritari temano il potere dell’educazione libera e autonoma. Due anni dopo, nel 1941, il Consiglio Internazionale degli Studenti, a Londra, dichiarò il 17 novembre Giornata internazionale degli studenti, in memoria di chi si è battuto per la libertà e il diritto allo studio.

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Quanto costa studiare fuori sede?

Oggi studiare fuori sede può rappresentare un impegno finanziario considerevole, con costi annuali che possono superare i 17mila euro, con punte di 19 mila al Nord, secondo un’analisi di Skuola.net che ha preso in esame varie voci di spesa a carico di chi frequenta un ateneo. I costi comprendono tasse universitarie, alloggio, vitto, materiali didattici e qualche spesa per il tempo libero. Tra tutte le spese, l’affitto è la voce principale.. Il costo medio mensile di una stanza singola a livello nazionale è di circa 461 euro, mentre una stanza doppia costa circa 266 euro per studente. Gli affitti aumentano notevolmente nelle città universitarie: a Milano una singola può costare 637 euro, mentre una doppia arriva a 353 euro. A Bologna e Roma, invece, il costo medio per una singola è di 500 euro, con variazioni che posizionano Roma al secondo posto per le doppie, a 283 euro, seguita da Napoli e Firenze. Inoltre, come evidenzia un rapporto Udu (Unione degli Universitari), realizzato insieme a alla Cgil e al sindacato degli inquilini Sunia, al canone mensile bisogna mettere in conto almeno altri 80 euro tra spese condominiali e bollette.

Tasse, vitto e spese mediche in aumento

Come ha evidenziato un rapporto Unione degli Universitari - Federconsumatori pubblicato nel 2024, in due anni il costo della vita accademica per gli studenti fuori sede è cresciuto fino a 5mila euro. Secondo un’indagine del portale Skuola.net, l’affitto resta la voce di spesa più onerosa per chi frequenta un ateneo lontano dal proprio Comune di residenza. In un solo anno, i canoni delle stanze sono saliti del 7% e, in grandi città universitarie come Milano, Roma e Bologna il prezzo per una singola supera i 500-600 euro al mese. Nel conto totale vanno poi aggiunte altre spese quali tasse, cibo, trasporti, materiale didattico, salute e svago.Tra le principali voci di spesa per gli studenti universitari ci sono le tasse di studio. L'analisi dell'Unione degli Universitari mette in evidenza le difficoltà economiche per coloro che non rientrano nella "no tax area". Nel 2022, gli studenti senza esenzione hanno pagato in media 1.463 euro di tasse universitarie, con costi generalmente più elevati al Nord rispetto al Sud Italia. Per quanto riguarda l'alimentazione, uno studente fuori sede spende circa 412 euro al mese tra supermercati, mense e ristoranti, per un totale di quasi 5mila euro all'anno. A queste spese si sommano i costi per attività culturali, sportive e ricreative, che superano i 150 euro al mese. Sul fronte della salute, Federconsumatori rileva che solo 4 città universitarie su 18 offrono l'esenzione per il medico di base agli studenti fuori sede. Per gli altri, la spesa annua per l’assistenza sanitaria varia tra 403 e 540 euro, cifra che può salire considerevolmente con sedute settimanali di psicoterapia, portando il costo annuale a circa 1.700 euro.

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