Pochi italiani usano le cinture posteriori, in aumento uso seggiolino bebè. I dati Iss

Cronaca
©Ansa

Introduzione

Nove italiani su dieci utilizzano sempre la cintura di sicurezza anteriore in auto, ma la percentuale cala drasticamente quando si parla di quelle posteriori e dei dispositivi di sicurezza per i bambini, con dati in leggero miglioramento per questi ultimi. Una percentuale significativa di persone inoltre continua a guidare sotto l’effetto di alcol. La fotografia, relativa al biennio 2023-24, è della sorveglianza Passi dell’Istituto Superiore di Sanità

Quello che devi sapere

L’utilizzo della cintura anteriore

Tra gli adulti intervistati l’uso della cintura di sicurezza anteriore in automobile è diffuso senza però raggiungere la copertura totale richiesta dalla legge. Nel biennio 2023-2024, l’87% del campione dichiara di usare sempre la cintura anteriore viaggiando in auto come guidatore o come passeggero sul sedile anteriore.

 

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L’utilizzo della cintura posteriore

Di contro, l’uso della cintura posteriore è sempre stato molto meno frequente e fino al 2015 solo il 20% circa degli intervistati riferiva di indossarla sempre, da allora è andata aumentando nel tempo ma oggi resta comunque contenuta e nel biennio 2023-2024 solo il 34% degli intervistati dichiara di usare sempre la cintura posteriore quando viaggia in auto.

 

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L’uso del casco

L’uso del casco in motocicletta o in motorino, come l’uso della cintura anteriore, sembra ormai una pratica consolidata: nel biennio 2023-2024 il 96% degli intervistati, che nei 12 mesi precedenti l'intervista hanno viaggiato su una moto come guidatori o passeggeri, dichiara di averlo indossato sempre.

Le differenze geografiche

Le differenze geografiche sono ampie e significative e disegnano un chiaro gradiente Nord-Sud a sfavore delle Regioni meridionali sia per l’uso delle cinture in auto (uso costante delle cinture posteriori in auto è pari al 18% nel Sud contro 54% nel Nord del Paese) che del casco in motocicletta/motorino (93% nel Sud contro 98% nel Nord). 

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Le differenze sociali

Anche le differenze sociali nell’uso dei dispositivi di sicurezza alla guida sono rilevanti e significative: è meno frequente l’uso del casco fra le persone meno istruite (84% contro 98% fra i laureati) o con più difficoltà economiche (91% contro 97% fra chi non ha difficoltà economiche), così come l’utilizzo della cintura posteriore (29% fra i meno istruiti contro 37% fra i laureati e 28% fra chi riferisce molte difficoltà economiche contro 38% fra chi non ne ha).

L’utilizzo dei seggiolini per i bebè

La sorveglianza Passi ha indagato anche sull’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini. Nel biennio 2023-2024, il 17% delle persone che viaggia in auto con bambini ha riferito di avere difficoltà a far uso di questi dispositivi, di non utilizzarli affatto o perfino di non avere alcun dispositivo di sicurezza. Nelle regioni meridionali questa quota raggiunge il 24% (contro 13% nel Centro e 12% nelle Regioni settentrionali). Il non utilizzo, o l’utilizzo 'inadeguato' dei seggiolini/adattatori per il trasporto dei bambini in auto, è più frequente tra le persone con maggiori difficoltà economiche (24% contro 15% fra le persone senza difficoltà economiche). L’andamento temporale di questo indicatore descrive una situazione in miglioramento, per cui si passa dal 24% del 2011 di non utilizzo o di utilizzo inadeguato al 17% del 2024.

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I dati sulla guida sotto l’effetto di alcol

Dai dati 2023-2024 emerge che 6 intervistati su 100 hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti l’intervista (ovvero avevano assunto due o più unità alcoliche un’ora prima di mettersi alla guida). La quota di giovanissimi alla guida sotto l’effetto dell’alcol, seppur non significativamente diversa dal resto della popolazione, rappresenta un dato preoccupante poiché il rischio di incidenti stradali associato a questo comportamento è decisamente più alto quando legato alla giovane età: il 5% degli intervistati tra i 18 e i 21 anni ha, infatti, dichiarato di aver guidato dopo aver consumato bevande alcoliche, rischiando oltretutto di incorrere in una sanzione certa poiché in questa fascia d’età la soglia legale di alcolemia consentita è pari a zero. La guida sotto l’effetto dell’alcol è in ogni caso più frequente nella fascia d’età 25-34 anni (7%), tra gli uomini (7% vs 3% fra le donne).

I controlli con l’etilotest

Sui controlli da parte delle forze dell’ordine con etilotest, nel biennio 2023-2024 una persona su quattro riferisce di essere stato fermato dalle forze dell’ordine nei 12 mesi precedenti l’intervista mentre era alla guida di un’auto o una moto (mediamente due volte in un anno), fra di loro il 9% è stato sottoposto a etilotest. È chiaro un gradiente geografico per cui è più frequente che questo accada nel Nord, piuttosto che al Centro e al Sud, agli uomini piuttosto che alle donne e ai più giovani.

 

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