Roma, terminato presidio pro Gaza: tensioni tra manifestanti e polizia

Cronaca
©Ansa

Idranti in azione e manganellate quando i manifestanti hanno tentato di partire in corteo, non autorizzato, verso l'Auditorium, sede della Festa del Cinema. Dopo i disordini, i manifestanti hanno percorso alcune centinaia di metri da piazza Verdi fino in via Paisiello, urlando "vergogna, blocchiamo tutto". Gli idranti sono stati poi riattivati e nuovi momenti di tensione si sono registrati in via Claudio Monteverdi

ascolta articolo

Tensione tra i manifestanti del presidio a sostegno di Gaza, a Roma, e gli agenti del reparto mobile. La polizia ha utilizzato gli idranti e ha effettuato cariche con i manganelli dopo che alcuni partecipanti hanno tentato di muoversi in corteo, non autorizzato, verso l’Auditorium, dove è in corso la Festa del Cinema. Dopo i disordini, i manifestanti hanno percorso alcune centinaia di metri da piazza Verdi fino in via Paisiello, urlando "vergogna, blocchiamo tutto". La strada è stata bloccata da un cordone di agenti e blindati. Gli idranti sono stati attivati di nuovo quando la testa della manifestazione ha cambiato direzione per tornare verso piazza Verdi, luogo scelto per il presidio. Al momento dell’intervento, i manifestanti si trovavano a diversi metri di distanza. In seguito, i partecipanti si sono seduti a terra in segno di protesta, intonando “Bella Ciao” e dichiarando al megafono di non voler lasciare la piazza. Nuovi momenti di tensione si sono verificati in via Claudio Monteverdi, con qualche spintone. Le forze dell’ordine, dopo aver concordato l’apertura di un corridoio per consentire il deflusso dei partecipanti, hanno azionato nuovamente gli idranti. Poi i manifestanti sono defluiti per via Spontini e via Donizetti, agitando in aria le bandiere della Palestina. Il corteo si è così concluso.

Roma
©Ansa

Manifestanti seduti a terra in protesta cantano “Bella Ciao” 

"Ci hanno accerchiato. Il corteo è bloccato sia alla testa sia alla coda dalle forze dell'ordine. Non ci fanno arrivare a piazza Verdi", hanno detto al megafono i manifestanti del presidio per Gaza a Roma. "Ci permetterebbero di muoverci alla spicciolata ma solo senza bandiere palestinesi e striscioni", hanno riferito gli organizzatori chiedendo ai manifestanti, dopo una lunga trattativa con la Polizia, di sedersi a terra in protesta: "Noi da qui non ce ne andiamo", dicono gli attivisti intonando “Bella Ciao”. 

I manifestanti: “Nessuno ci deve fermare”

Prima delle tensioni, centinaia di persone si erano radunate in piazza Verdi, vicino all'ambasciata d'Israele, per il presidio a sostegno della Palestina. Tra le sigle presenti, Cambiare Rotta, Usb, Potere al Popolo, Arci, il movimento degli studenti palestinesi e l'Udap. I manifestanti chiedevano di poter partire in corteo verso la Festa del Cinema. “Noi dobbiamo passare e nessuno ci deve fermare", aveva dichiarato Maya Issa, presidente degli studenti pro Pal dopo le tentate trattative con le forze dell'ordine. "Sono allineati con i diktat di governo e Israele", hanno riferito gli attivisti urlando "corteo" e "vergogna, ennesimo attacco".

 

Arci Roma: “Caricati perché non 'ammainate' bandiere Palestina”

 

"Cariche violente delle forze dell'ordine sui manifestanti pro-Pal perché hanno rifiutato di ammainare ogni bandiera della Palestina e di ogni altra organizzazione. Era in questa richiesta irricevibile la condizione posta dalla questura di Roma per far muovere il corteo che, da piazza Verdi, voleva raggiungere l' Auditorium per sensibilizzare la Festa del Cinema sulla impossibile neutralità della cultura di fronte al genocidio. Le migliaia di manifestanti non hanno reagito alla violenza ma hanno deciso di non rinunciare al diritto a manifestare. Hanno continuato a chiedere di sfilare in corteo. Ora si trovano bloccati in una strada adiacente e viene addirittura impedito alla manifestazione di sciogliersi. Anche in questo caso la questura pretende che le bandiere della Palestina vengano nascoste". Così Vito Scalisi, presidente di Arci Roma, al presidio in piazza Verdi, in una nota.

Questura ha ordinato scioglimento presidio

 

La Questura di Roma ha ordinato lo scioglimento del presidio Pro Pal a Roma prima del tentativo di partire in corteo. Il dirigente dell'ordine pubblico ha comunicato "ai manifestanti l'ordine del questore, ai sensi del Testo Unico sulle leggi di pubblica sicurezza, con cui viene formalmente opposto divieto a qualunque spostamento dei manifestanti verso altri siti" ha sottolineato la Questura, aggiungendo che contestualmente "viene ordinato ai promotori, ai sensi lo scioglimento della manifestazione, con l'avvertimento che, in caso di inottemperanza, lo scioglimento sarà indotto dalla forza pubblica". Il presidio era stato autorizzato solo in forma statica. Durante le interlocuzioni tra funzionari della Digos e i promotori della manifestazione, che ribadivano l'intenzione di muoversi in corteo, è stato comunicato che la manifestazione doveva concludersi in piazza Verdi. Ai partecipanti era stato concesso di raggiungere alla spicciolata il parcheggio del Palasport nei pressi dell'Auditorium per un'altra manifestazione in forma statica. Non avendo i manifestanti ottemperato all'ordine per la Questura la manifestazione è da ritenersi sciolta. 

Leggi anche

Roma, scontri dopo il corteo pro Gaza: barricate e incendi

Cronaca: i più letti