Adolescenti, in aumento abuso di psicofarmaci, alcol e gioco d’azzardo: i dati

Cronaca
©Ansa

Introduzione

Cambiano le abitudini degli adolescenti italiani e si ridefiniscono i rischi. A fotografarli è il report Espad Italia 2024 dal titolo Sotto la superficie - Le nuove sfide dell'adolescenza tra rischi e quotidianità, curato dai ricercatori dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc) e consultabile online. Lo studio, che prende avvio dal progetto europeo European school Survey Project on Alcohol and other Drugs, ha coinvolto un campione rappresentativo di 20.201 studenti delle scuole superiori di tutta Italia (15-19 anni), analizzandone consumi, abitudini e comportamenti a rischio. Ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

I dati principali su psicofarmaci e alcol

A saltare subito all’occhio è un consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica quasi ai massimi storici e che riguarda il 12% degli studenti nell'ultimo anno (16% tra le ragazze e 7,5% tra i ragazzi). A ciò si aggiunge l'alcol che - spiega il report - si conferma un elemento centrale nella socialità giovanile in Italia: oltre tre quarti degli studenti (76%) ne ha fatto uso nell’ultimo anno. A distanza dal periodo pandemico, preoccupano la risalita del binge drinking tra i ragazzi e l’abbassamento dell’età della prima intossicazione alcolica, che per una quota crescente di adolescenti avviene prima dei 14 anni. 

 

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I dati su cannabis, gioco d’azzardo e sigarette

Se i dati sul consumo di cannabis sono più bassi rispetto al passato, non va sottovalutato il gioco d'azzardo, che raggiunge uno dei livelli più alti di sempre, con quasi 6 ragazzi su 10 che l'hanno provato nonostante la legge ne vieti l'accesso ai minori e l'11% che presenta un profilo di gioco definibile "a rischio" o "problematico". Infine, da evidenziare l’abbandono della sigaretta tradizionale a favore del consumo di dispositivi a base di nicotina, come le sigarette elettroniche, utilizzate dal 40% degli studenti, e i prodotti a tabacco riscaldato.

 

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Il caso sigarette

In quest’ultimo caso fanno fede anche i dati di un rapporto Iss, uscito lo scorso maggio, che evidenziano come fra i giovani tra 11 e 17 anni fumino o svapino oltre 240mila studenti italiani tra gli 11 e i 13 anni, il 7,5%: questa percentuale sale al 37,4% tra gli studenti di 14-17 anni (circa 865mila). Quasi raddoppiato in entrambe le fasce d’età il policonsumo: se nel 2022 era pari al 26% tra gli 11-13enni e al 38,7% tra i 14-17enni, nel 2025 è pari al 45,5% tra gli studenti delle medie e al 70,7% tra gli studenti superiori. L’8,2% tra i 14 e i 17 anni dichiara di aver provato bustine con nicotina, in forte aumento rispetto a quanto registrato nel 2024 (3,8%).

La spaccatura territoriale

Il report Espad Italia 2024 evidenzia poi una netta spaccatura territoriale. Al Nord si registra un maggior consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica, in particolare in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Veneto. Nel Centro Italia emergono le prevalenze più elevate per l'uso di sostanze come cocaina e cannabis, soprattutto in Lazio e Umbria. Sud e Isole si confermano le aree con le percentuali più alte di fumatori quotidiani di sigarette tradizionali. La Sardegna, invece, spicca per l'alto consumo di cannabis.

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Molinaro (Cnr-Ifc): "Si nota adolescenza in rapida trasformazione"

"I dati 2024 ci mostrano un'adolescenza in rapida trasformazione. Non assistiamo a una diminuzione del rischio, ma a una sua mutazione. Diminuiscono i consumi di sostanze illegali 'classiche', ma si rafforzano nuove forme di dipendenza legate alla tecnologia e a prodotti di nuova generazione, dalle sigarette elettroniche al gioco d'azzardo online. Aumenta anche il ricorso a psicofarmaci come forma di automedicazione per gestire ansia e stress. È un quadro che richiede un'alleanza tra scienza, scuola e famiglie per dotare i ragazzi di nuovi strumenti critici e per orientare le politiche di prevenzione verso queste sfide emergenti", ha spiegato Sabrina Molinaro, dirigente di ricerca del Cnr-Ifc e coordinatrice dello studio.

Le priorità del rapporto

Tra le nuove sfide per le politiche pubbliche e la pratica preventiva, il rapporto Espad Italia 2024 evidenzia tre priorità strategiche:

  • Ampliare la prevenzione basata sull’evidenza: sono necessari approcci più inclusivi e fondati su prove scientifiche per affrontare l’intero spettro dei comportamenti a rischio giovanili. L’adozione del Curriculum Europeo di Prevenzione (EUPC), promosso da EUDA, e la banca dati Xchange che raccoglie i programmi di prevenzione valutati, rappresentano importanti passi in questa direzione.
  • Dare priorità alla salute mentale e al benessere: le nuove vulnerabilità richiedono una maggiore attenzione alla salute mentale e al benessere nelle scuole e nelle comunità. Servono inoltre approcci sensibili al genere per rispondere ai rischi emergenti tra le adolescenti.
  • Intervenire negli ambiti digitali: è urgente sviluppare interventi che limitino la precoce esposizione dei giovani ai rischi digitali, tra cui i potenziali effetti nocivi del gaming online e l’accesso dei minori al gioco d’azzardo online, da contrastare con sistemi più efficaci di verifica dell’età e dell’identità digitale.

 

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