Attentato a Pomezia, bomba distrugge le auto di Sigfrido Ranucci: "Poteva uccidere". VIDEO

Cronaca

Le auto del conduttore di Report e della figlia sono state fatte saltare nella notte da una bomba rudimentale senza timer con un chilo di esplosivo messa tra due vasi davanti alla villetta del giornalista a Campo Ascolano, vicino Roma. La ragazza era passata da lì 20 minuti prima: "Poteva morire. Contro di me un salto di qualità". Meloni: "Solidarietà e ferma condanna atto intimidatorio"

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Paura per il giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. Nella serata di ieri, intorno alle 22, davanti alla sua abitazione a Pomezia, alle porte di Roma, due esplosioni hanno distrutto la sua automobile e quella di sua figlia. Le vetture erano parcheggiate una accanto all'altra. Ne dà notizia lo stesso giornalista sui social. "Due ordigni - si legge nel post - hanno distrutto le automobili parcheggiate davanti casa a Campo Ascolano, alle porte di Roma. Le deflagrazioni sono state così forti da scuotere l'intero quartiere". Sulla vicenda indagano i pm dell'antimafia di Roma. Un testimone, ascoltato dagli inquirenti, afferma di avere visto un uomo incappucciato a poca distanza dalla villetta. "Chi è stato? È impossibile dirlo in questo momento - dice Ranucci -. Si tratta di un contesto abbastanza allargato, è su quello che sono state fatte le segnalazioni in questi mesi dopo le decine di minacce ricevute". Di certo, conclude, "c'è un preoccupante salto di qualità rispetto ai proiettili lasciati all'esterno della villetta nel 2024". 

Le indagini

Al momento il pm della Dda Carlo Villani- coordinato dall'aggiunto Ilaria Calò- procede per danneggiamento con l'aggravante del metodo mafioso in attesa di ricevere le prime informative dalle forze dell'ordine intervenute. Dalle prime verifiche investigative è emerso che l'ordigno rudimentale che ha danneggiato le auto del giornalista Sigfrido Ranucci, fuori la sua abitazione a Pomezia, aveva un chilo di esplosivo e non è stato azionato a distanza o con un timer ma è stato lasciato, presumibilmente con la miccia accesa, tra due vasi esterni alla villetta. Gli inquirenti stanno cercando eventuali telecamere che abbiano immortalato il momento cui l'ordigno è stato lasciato.

Report

"Esplosione poteva uccidere"

La trasmissione Report, condotta da Sigfrido Ranucci, sui suoi profili social fa esplicito riferimento all'esplosione di "un ordigno piazzato sotto l'auto del giornalista" parcheggiata davanti casa, e che la deflagrazione avrebbe potuto uccidere. "L'auto è saltata in aria - si legge - danneggiando anche l'altra auto di famiglia e la casa accanto. Sul posto carabinieri, Digos, vigili del fuoco e scientifica. La Procura di competenza si è attivata per le verifiche, avvisato il Prefetto. La potenza dell'esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento". 

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Meloni: ferma condanna

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime "piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. La libertà e l'indipendenza dell'informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere". Lo si legge in na nota diffusa da Palazzo Chigi.

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