Eredità Agnelli, 13 quadri spariti: Margherita contro i figli Lapo, Ginevra e John Elkann
CronacaParte della collezione d'arte di Giacomo Agnelli è sparita nel nulla. Tra i dipinti, dal valore milionario, opere di Monet, Picasso e De Chirico. La Procura di Roma indaga per esportazione di opere d'arte e ricettazione. L'ipotesi del Nucleo tutela patrimonio artistico è che siano state trasferite all'estero
Si apre un nuovo capitolo dell'infinita storia legata all'eredità dell'Avvocato Gianni Agnelli. La Procura di Roma ha infatti avviato un'indagine per la sparizione di 13 opere d'arte della sua collezione privata. L'inchiesta è la costola di una vicenda che va avanti da molti anni ormai e che vede come protagonista la moglie dell'Avvocato, Margherita Agnelli. L'ereditiera accusa i suoi tre figli, John, Lapo e Ginevra Elkann; loro però sostengono che i dipinti fossero di proprietà esclusiva di Marella Caracciolo e non di Gianni Agnelli, che fossero stati donati loro dalla nonna e che quindi non rientrassero nella sua eredità.
Le indagini della procura di Roma
Il pm Stefano Opilio e l'aggiunto Giovanni Conzo ipotizzano che le opere siano state trasferite all'estero senza l'autorizzazione del Ministero della Cultura. La procura indaga per esportazione di opere d'arte e ricettazione. Secondo quanto rinvenuto nel testamento dell'avvocato, le opere passate in eredità alla moglie dell'avvocato Marella Caracciolo e a sua madre Margherita Agnelli, si trovavano a Villa Frescot e Villa Perosa a Torino e a Roma. Dopo la morte di Caracciolo però, Margherita Agnelli è entrata in possesso dei dipinti che, in quel momento, erano in comodato d'uso al figlio John Elkan. Denunciata la scomparsa delle opere, ha accusato i suoi tre figli di essere i responsabili, ma John, Lapo e Ginevra hanno sostenuto che i dipinti gli fossero stati donati prima della morte dalla nonna, Marella.
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Le opere d'arte scomparse
Secondo quanto riporta Il Messagero, dal documento di suddivisione del patrimonio risulta che le opere al momento della morte dell'avvocato si trovassero in Italia. L'ipotesi quindi è che siano state trasferite all'estero. Tra le opere: “La scala degli addii” di Giacomo Balla dal valore di 2 milioni, “Mistero e melanconia di una strada” di Giorgio De Chirico dal valore di 7 milioni e “Glacons, effet blanc” di Claude Monet dal valore di 4 milioni. Le copie dei tre dipinti sarebbero state trovate in un caveau di Lingotto di Torino di proprietà degli eredi. E ancora. “The Cardinal Numbers” di Robert Indiana, “A composition on paper” di Georges Mathieu, due opere di Pablo Picasso “Series of Minitaur 4 engravings signed” e “Torse de femme”, “Nudo di profilo” di Balthus, “Study for a Pope III” e “Study for a Pope IV” di Francis Bacon e “A street in Algeris” di John Singer Sargent.