Giorgio Armani, i funerali in forma privata. Negozi gruppo chiusi in tutto il mondo

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L’ultimo saluto allo stilista morto il 4 settembre è stato a Rivalta, nel Piacentino. Alle esequie, che si sono tenute nel primo pomeriggio, era presente solo la famiglia. Lutto cittadino nel paese, chiusi i punti vendita e il sito della casa di moda. Alla camera ardente a Milano, nei due giorni del lungo addio ad Armani, circa 16mila persone hanno reso omaggio al re della moda. Attesa per l'apertura del testamento

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Si sono tenuti nel primo pomeriggio a Rivalta, nel Piacentino, i funerali di Giorgio Armani, lo stilista e imprenditore re della moda morto il 4 settembre a 91 anni. Le esequie sono state in forma privata con solo la famiglia, che gli è stata sempre vicino. Intanto nei due giorni in cui è rimasta aperta la camera ardente a Milano, nel suo teatro in via Bergognone, sono state oltre 16mila le persone che si sono messe in coda per dare un ultimo saluto ad Armani.

I funerali nella Chiesa di San Martino

Lo stilista è tornato nella sua terra d'origine per l'ultimo addio. Intorno alle 15:00 il feretro è arrivato nella piccola Chiesa di San Martino, dove a celebrare i funerali è stato don Giuseppe Busani, sacerdote amico del re della moda. Il paese è stato blindato con rigorose misure di sicurezza per assicurare la privacy. Alla cerimonia sono state ammesse solo poche decine di persone, fra familiari, collaboratori e amici. Giornalisti e fotografi sono rimasti fuori. Polizia e carabinieri hanno bloccato l'accesso alla chiesa permettendo solo ai residenti di raggiungere le loro case nel borgo, previa presentazione di un documento. A quanto si apprende, al termine delle esequie la salma dovrebbe essere cremata. In segno di rispetto, all'esterno della chiesa è regnato il silenzio. Il feretro, all'arrivo, è stato accolto da un applauso da parte delle persone che hanno voluto salutare lo stilista lungo il percorso del carro funebre. Poi nessun altro rumore, anche mentre si stava svolgendo la funzione. Al termine della funzione le campane sono suonate a morto, il feretro è uscito lentamente con sei persone a scortarlo in abito blu e guanti bianchi. 

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Giorgio Armani, il feretro arriva a Rivalta
Giorgio Armani, il feretro arriva a Rivalta - ©Ansa

Le parole di don Busani

"Giorgio Armani è stato custode del giardino della bellezza creato da Dio. Lui lo ha vissuto con la nobile semplicità che lo ha caratterizzato. Una creazione spesso ferita, ma lui ha contribuito a renderla nuova e trasfigurarla", ha detto monsignor Giuseppe Busani. "Siamo riconoscenti per aver scelto questo luogo, ci sentiamo amati e stimati, il legame con Rivalta  - ha ricordato -  è stato vissuto sulla terra per tanti anni e continuerà nel cielo. Qui si sono celebrati molti eventi della famiglia Armani. Rivalta dunque custodisce la sacralità della vita, degli affetti e dei legami che non finiscono ma si trasformano".

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Il desiderio di Giorgio Armani

Il parroco don Busani, in mattinata, era intervenuto al programma Storie Italiane su Rai 1, spiegando che "impressiona molto la loro discrezione (della famiglia di Armani, ndr) e il loro desiderio di vivere un momento intimo e intenso, direi proprio religioso, sacro. Lo faremo e cercheremo di farlo con lo stile che il maestro ci ha insegnato. Lo chiamerei di una nobile semplicità, per essere anche immagine di quella bellezza che lui ci ha insegnato, di cui è stato maestro. Ma nella vita religiosa e nell'esperienza della preghiera questo è già dato come dono, come data la bellezza del Dio Creatore di cui lui è stato un po' l'artefice, il custode che ha coltivato con grande genialità". Il sacerdote aveva poi detto che il "desiderio del maestro Giorgio era senz'altro ritornare vicino ai suoi cari". A Rivalta c'è la cappella di famiglia con le spoglie della madre dello stilista, Maria, del fratello Sergio e del padre Ugo. "Credo che sia una cosa meraviglia - ha proseguito don Bussani - quella di unirsi qui sulla terra per essere uniti in cielo. Credo che questo sia stato il suo desiderio, l'ha espresso e noi ne siamo anche grati e per un verso vogliamo custodire questo suo desiderio". Parlando dell'omelia, il sacerdote ha rivelato che avrebbe cercato "di parlare più con parole che provengono da Dio" che "ha parole buone anche sulla morte perché sono parole che ti dicono che c'è un oltre. Lui ha sempre tentato di andare oltre le convenzioni, gli opportunismi e gli schemi e adesso da questo Dio che abita all'infinito sarà condotto fino a Lui e alla sua presenza".

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I presenti alla cerimonia funebre

Presenti alla cerimonia funebre Andrea Camerana, nipote e membro del consiglio di amministrazione di Giorgio Armani, tra i primi a uscire dalla chiesa insieme alla moglie Alexia con le figlie. La nipote Silvana Armani è andata via in auto blu, con il finestrino abbassato. Poi la sorella dello stilista Rosanna Armani è ripartita su una Bentley. Ammessi a partecipare ai funerali anche un gruppo di collaboratori, andati via con un pulmino. La tumulazione nella tomba di famiglia dovrebbe essere il 10 settembre.

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Feretro Armani
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La camera ardente

Anche ieri Milano si è messa in coda fin dalla prima mattina per omaggiare Giorgio Armani. Circa 6mila persone sono andate sabato, quasi 10mila domenica. Tanti i suoi dipendenti presenti. Ma anche amici e vip, da Santo e Donatella Versace, a Federica Pellegrini, da Margherita Buy a Stefano Accorsi, da Isabella Ferrari ad Aurelio De Laurentiis. E ancora gli ex calciatori Paolo Maldini e Marco Tardelli, i tennisti Flavia Pennetta e Fabio Fognini, gli stilisti Dean e Dan Caten, Rocco Iannone, Andrea Incontri, Antonio Riva, Neil Barrett, la ministra Anna Maria Bernini, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, gli ex premier Matteo Renzi e Mario Monti, il presentatore Alessandro Cattelan, il compositore Ludovico Einaudi. Un lungo e composto addio che si è concluso alle 18, quando le porte si sono chiuse, per riaprirsi poco dopo per lasciare uscire il feretro, accompagnato da un grande applauso.

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