Addio a Emilio Fede, chi sono le figlie Sveva e Simona

Cronaca
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Introduzione

Emilio Fede, ex direttore del Tg4, è morto a 94 anni oggi 2 settembre. Poco prima era arrivata la notizia delle sue condizioni, definite critiche. Si trovava alla Residenza San Fedele di Segrate, centro alle porte di Milano. Con lui c'erano le due figlie Simona e Sveva, avute insieme a Diana de Feo, giornalista e senatrice morta nel 2021. “Continua a lottare come un leone. È un guerriero”, aveva detto Sveva a Il Corriere della Sera poche ore prima che il padre si spegnesse. Fede si trovava in questa struttura da pochi giorni, dopo un periodo più lungo passato in un’altra residenza. Ecco chi sono le due figlie.

Quello che devi sapere

Simona Fede

Simona Fede è la maggiore delle due sorelle. A 24 anni è entrata in politica come assessora alla Cultura nel Comune di Spilimbergo, in Friuli. Nel tempo, ha collaborato per circa un anno con il Corriere di Pordenone. In seguito si è candidata alle elezioni europee con Forza Italia: “L'Europa mi commuove: è nata 50 anni fa ed è ancora adolescente”, scriveva al momento della candidatura sul proprio sito. Successivamente ha avviato una carriera da imprenditrice nel settore dell’architettura, fra Europa e Stati Uniti. Sul proprio sito spiega di aver lavorato a progetti in Italia, in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Marocco e negli Stati Uniti. Si è sposata a 21 anni ed è madre di tre figli

 

Per approfondire: Lutto nel giornalismo, è morto Emilio Fede: aveva 94 anni

“Libertà di pensiero e di culto”

Ricordando quanto compiuto in passato dalla madre, dal padre e dal nonno, commentava: “Io credo nella libertà, di pensiero e di opinione, nella libertà di culto, di tutti i culti, nella libertà di associazione. Con questi ideali ho cresciuto i miei figli che oggi divulgano tra i loro coetanei gli stessi principi”

 

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“Mio padre nel mirino delle BR”

“Come socialdemocratico mi ha insegnato l’onestà e l’obiettività”, disse a Il Corriere della Sera in un’intervista del 2004, riferendosi al padre. “Fu nel mirino delle BR, ricordo gli spari sotto casa, le telefonate minatorie. Ancora oggi una qualche sinistra gli manda le bombe e vuole tappargli la bocca”, aveva raccontato Simona Fede

Sveva Fede

Su Sveva Fede ci sono meno informazioni. Lavora nel campo della comunicazione: ha iniziato in alcuni uffici stampa e in seguito ha collaborato con Trussardi e il Gruppo Finanziario Tessile. In seguito ha deciso di specializzarsi nel settore culturale, prediligendo l’organizzazione di eventi e mostre. Non ci sono notizie sulla sua vita privata, lei per prima desidera che resti tale. Trapela solo l’ipotesi che abbia due figli (in foto, Emilio Fede con la moglie e la figlia Sveva, l'ultima a destra) 

Sveva Fede
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La madre Diana de Feo

Entrambe come detto sono figlie di Diana de Feo, giornalista e senatrice per Il Popolo della Libertà nella XVI legislatura della Repubblica Italiana. Nata a Torino nel 1937, è morta nel 2021 a 84 anni. Nel corso della sua carriera ha lavorato insieme a Flora Favilla alla rubrica del TG1 curata da Giogio Ponti Almanacco del giorno dopo. Sempre per il TG1 è stata inviata speciale per l’arte e la cultura. Nel 2008 si è candidata nella circoscrizione Campania su suggerimento di Silvio Berlusconi, ed è stata in seguito eletta senatrice. Ha fatto parte della 7ª Commissione Istruzione pubblica, beni culturali, della Commissione straordinaria per il controllo dei prezzi e del Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione. Nel 2013 ha scelto di non ricandidarsi. Aveva sposato Emilio Fede nel 1965 

Il nonno Italo de Feo

Simona e Sveva Fede sono entrambe nipoti di Italo de Feo, padre della loro madre. Fra le altre cose, fu capo dell’ufficio stampa del CLN, il Comitato di Liberazione Nazionale fondato dopo l’8 settembre del 1943. Dal 1944 al 1947 fu segretario e stretto collaboratore di Palmiro Togliatti. Nella vita fu anche direttore e vicepresidente della Rai, e in seguito ricoprì il ruolo di consigliere per il partito socialdemocratico all’interno della Regione Lombardia. Simona Fede lo ricorda così: “Comincia a fare politica al liceo. Era contro ogni totalitarismo. Viene arrestato a 21 anni per attività antifascista. Processato diverse volte davanti a tribunali speciali. È stato segretario particolare di Togliatti per 3 anni ed è stato il primo a lasciare il partito comunista sulla questione delle foibe, denunciando ciò che era successo”

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Il video virale

Lo scorso anno era diventato virale un video girato con il telefono da un dipendente dell’rsa in cui era ricoverato Fede. L’uomo si era ripreso mentre dialogava con l’ex direttore del Tg4 e gli chiedeva chi preferisse tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. La famiglia non aveva gradito le immagini: le aveva ritenute una violazione della privacy e una mancanza di rispetto

 

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