Padova, in miglioramento il bimbo ricoverato dopo aver mangiato formaggio con latte crudo
Cronaca ©IPA/FotogrammaLento ma progressivo il miglioramento del bimbo bellunese di 15 mesi ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Nefrologia della pediatria di Padova, dopo aver consumato del formaggio prodotto con latte crudo di mucca. L’Uls 1 Dolomiti sta proseguendo le analisi sugli alimenti potenzialmente veicoli del batterio escherichia coli, causa della sindrome emolitico-uremica
Per quanto critico, il quadro clinico è in lento ma progressivo miglioramento, e se il decorso continuerà ad essere positivo, potrà essere dimesso la settimana prossima il bambino bellunese di 15 mesi ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Nefrologia della pediatria di Padova, dopo aver consumato insieme ai genitori del formaggio prodotto con latte crudo di mucca. Nel frattempo, l’Uls 1 Dolomiti sta proseguendo le analisi sugli alimenti potenzialmente veicoli del batterio escherichia coli, causa della sindrome emolitico-uremica (Seu). Una sindrome che nei bambini può portare anche al decesso, se non curata in tempo.
Si cerca il veicolo del batterio
Un lavoro complesso per i Dipartimento di Prevenzione bellunese, soprattutto perché il bambino avrebbe consumato alimenti a rischio non solo a casa ma anche in alcuni locali, e presso una sagra paesana. Nei giorni scorsi un’altra famiglia si era recata presso il Pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Belluno, con un bambino colpito da mal di pancia e dissenteria. Sintomi che hanno portato i medici ad eseguire anche le analisi per la Seu, malattia rara principale causa di insufficienza renale acuta, in età pediatrica. Diagnosi: sindrome emolitico-uremica. Intanto gli sforzi del Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria bellunese, diretta dal professor Sandro Cinquetti, si concentrano nella ricerca dell’alimento veicolo del batterio responsabile della malattia. I tecnici della prevenzione hanno prelevato dei campioni di formaggio presso i punti vendita dei fornitori dei locali nei quali le famiglie avevano mangiato.