West Nile, primo caso in Valle d'Aosta. Usl: “Nessun pericolo di contagi”

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Il paziente è un turista italiano di 70 anni che ha contratto l’infezione fuori dalla Regione. L’uomo è in buone condizioni e in fase di guarigione. Il direttore sanitario della Usl: “È importante sottolineare che la febbre West Nile non si trasmette da persona a persona attraverso il contatto diretto con individui infetti, ma esclusivamente tramite la puntura di alcune specie di zanzare”. Intanto salgono a sei i casi di West Nile in Sardegna

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Primo caso di positività al virus West Nile in Valle d’Aosta. Un uomo è stato ricoverato all’ospedale Parini del capoluogo dopo essersi presentato in pronto soccorso per un forte dolore all’addome e febbre. Sottoposto a un prelievo sierologico per il West Nile (come da protocollo in caso di febbre) è risultato positivo al virus e quindi ricoverato per una patologia probabilmente correlata. Il paziente è un 70enne italiano che si trovava in Valle d’Aosta come turista: residente altrove, l’uomo ha contratto l'infezione al di fuori del territorio valdostano e, non avendo ricevuto una precedente diagnosi del contagio, è partito per un soggiorno nella regione. 

Paziente in via di guarigione

Le condizioni dell’uomo, come appurato dai sanitari dell’ospedale di Aosta, non destano preoccupazioni e sarebbe già in fase di guarigione. L'azienda Usl della Valle d'Aosta, in seguito all’episodio di contagio, ha ricordato che "il paziente non è contagioso e il caso riscontrato non comporta alcun pericolo di diffusione nella nostra regione". "Grazie alle competenze specialistiche e alle tecnologie diagnostiche a disposizione, l'Ospedale Parini ha potuto individuare tempestivamente la malattia, garantendo al paziente le cure più appropriate”, ha commentato il direttore sanitario dell'azienda Usl, Mauro Occhi. “È importante sottolineare - ha aggiunto - che la febbre West Nile non si trasmette da persona a persona attraverso il contatto diretto con individui infetti, ma esclusivamente tramite la puntura di alcune specie di zanzare che si infettano nutrendosi di uccelli selvatici, veri serbatoi naturali del virus". 

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I casi in Sardegna

Intanto aumentano i casi in Sardegna. Oggi sono salite a sei le persone che hanno contratto il virus nell'isola: l'ultimo paziente è un ultranovanntenne residente nel territorio del Guilcer, nell'Oristanese. L'uomo si trova attualmente ricoverato nell'ospedale San Martino di Oristano. Lo comunica la Asl di Oristano che questa mattina aveva dato notizia di un'altra paziente in Sardegna: una signora ultrasettantacinquenne originaria di un paese del Campidano Oristanese, ma residente nella penisola.

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