Oggi, 4 agosto, si è spento un uomo 77enne all'ospedale Santa Maria Goretti nel Lazio e altri due uomini, 79 e 71 anni, nel Casertano. Le persone colpite dall'inizio dell'anno sono 94, in 10 diverse Regioni
Si contano altre tre vittime per complicazioni causate dal virus West Nile. Oggi, 4 agosto, sono deceduti un uomo di 77 anni all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina e altri due, 79 e 71 anni, nel Casertano. Lazio e Campania si confermano quindi i territori più colpiti. Il bilancio delle morti, da inizio anno, è salito dunque a 13. L'allerta resta alta e le regioni interessate hanno adottato tutte le misure previste dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, a partire dalle disinfestazioni, insieme alle misure di controllo rafforzate che interessano le donazioni di sangue ed i trapianti. Trasfusioni di sangue e trapianti infatti, sia pure in casi rari, sono comunque possibili in quanto il virus si trasmette quasi esclusivamente attraverso la puntura dalle zanzare infette e non invece da persona a persona. Gli esperti ribadiscono che non c'è una situazione d'allarme e l'Istituto superiore di sanità ha già precisato che l'andamento dell'infezione ed il numero di casi e decessi è in linea con gli anni precedenti. Domani, 5 agosto, il ministro della Salute Orazio Schillaci riferirà sulla diffusione del virus in Italia davanti alla commissione Affari sociali del Senato.
La vittima nel Lazio
L'uomo di 77 anni deceduto oggi a Latina era ricoverato in gravi condizioni dal 17 luglio e soffriva di patologie croniche pregresse. Si tratta del quinto decesso legato al virus West Nile in Lazio. Le ultime analisi effettuate dall'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani hanno registrato 21 nuove positività al virus, tra cui anche un donatore asintomatico, individuato dal centro regionale. Gli ultimi casi sono prevalentemente nella provincia di Latina (Aprilia, Cisterna di Latina, Latina, Norma, Pontinia, Sezze e Terracina), oltre a quelli riscontrati a Lanuvio e a Nettuno in provincia di Roma.
Le vittime nel Casertano
Salgono invece a sette le vittime in totale del virus nella provincia di Caserta. Le ultime due sono un 79enne di Teverola, deceduto all'ospedale di Frattamaggiore dopo essere passato per quello di Aversa, e un 71enne di Casal di Principe, morto in sala rianimazione ad Aversa. Entrambi avrebbero contatto il virus sul litorale domitio, nell'area del comune di Mondragone, dove si è registrato un alto numero di casi, che coinvolge le limitrofe zone di Baia Domizia e Cellole. L'Asl di Caserta intensificherà le disinfestazioni mirate.
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Cos'è e che sintomi dà il virus West Nile
Il West Nile Virus fa parte della famiglia dei Flaviviridae ed è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda. È una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l'uomo. Diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America, negli ultimi anni è circolato anche in Italia. La maggior parte delle persone infette non mostra nessun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta disturbi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei.
I casi da inizio anno salgono a 94
Secondo gli ultimi dati, i casi confermati di West Nile in Italia dall'inizio dell'anno sono almeno 94, circa il triplo di quelli registrati la settimana precedente, quando erano 32. Tra gli episodi confermati dall'inizio della sorveglianza al 30 luglio, quindi più bassi del conteggio aggiornato, 40 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 1 Lombardia, 3 Veneto, 1 Emilia-Romagna, 23 Lazio, 10 Campania), 2 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (1 Veneto, 1 Campania), 46 casi di febbre (1 Lombardia, 5 Veneto, 35 Lazio, 4 Campania, 1 Sardegna) e 1 caso asintomatico (1 Campania). Nel 2024 ci sono stati 484 casi (266 nella forma neuro invasiva), con 36 decessi. Nel 2023 quelli notificati sono stati 394 (195 nella forma neuroinvasiva), con 32 decessi. Il 2022 è l'anno in cui ci sono stati più casi dall'inizio della sorveglianza, 728 (330 nella forma neuroinvasiva) con 51 decessi.
Dieci le Regioni con episodi confermati
Sono ormai 31 le Province con dimostrata circolazione del virus, sparse tra 10 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna.