Membro del partito dell'ex presidente Jair Bolsonaro, la 40enne ha la cittadinanza italiana ed è stata condannata in Brasile per l'hackeraggio del sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia. La difesa, l’avvocato Angelo Alessandro Sammarco, ha chiesto la scarcerazione della sua assistita, presente oggi in aula
L'ex parlamentare italo-brasiliana Carla Zambelli rimarrà in carcere mentre le autorità del nostro Paese valutano la richiesta di estradizione presentata dal governo brasiliano. La decisione è stata presa dopo che Zambelli è stata sottoposta a un'udienza di custodia cautelare, secondo quanto riferito dall'Ambasciata del Brasile in Italia al quotidiano brasiliano O Globo. "Sono innocente e sono vittima di una persecuzione politica" da parte dell'attuale governo del Brasile, avrebbe detto Zambelli, ricercata dall'Interpol per una condanna a dieci anni di carcere in Brasile, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, alla Corte d'Appello di Roma, dopo l'arresto avvenuto lo scorso 29 luglio nell'appartamento nel quartiere Aurelio.
Le parole dell'ambasciatore del Brasile
L'ambasciatore brasiliano in Italia, Renato Mosca, ha chiesto che la deputata rimanga in carcere mentre le autorità esaminano la richiesta di estradizione, a causa del rischio di una nuova fuga. "Il fatto che rimanga in carcere è importante per due motivi: in primo luogo, per impedirle di continuare ad attaccare le istituzioni brasiliane, cosa che non potrà fare dalla prigione. In secondo luogo, perché eviterebbe la possibilità, vista la sua condotta passata, che fugga anche dall'Italia, qualora ritenesse imminente una decisione di estradizione", ha dichiarato Mosca al portale PlatôBr. "La parlamentare ha utilizzato una narrativa falsa che inizia con il fatto di dire che si è consegnata volontariamente alle autorità italiane. È stata catturata a casa sua", ha aggiunto il diplomatico. Rispetto all'ipotesi che le autorità italiane accettino un'eventuale richiesta di asilo da parte di Zambelli, Mosca ha risposto che il Paese "ha politiche molto serie di lotta alla criminalità e di cooperazione di polizia e giudiziaria", anche con il Brasile. "Non vedo l'Italia, per questioni di cittadinanza o persecuzione politica, coprire una persona condannata in Brasile nell'ambito di un processo legale, con ampio diritto di difesa", ha affermato.
Approfondimento
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La difesa
Zambelli, 40enne membro del partito dell'ex presidente Jair Bolsonaro, ha la cittadinanza italiana ed è stata condannata in Brasile per l'hackeraggio del sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia. La difesa, l’avvocato Angelo Alessandro Sammarco, ha chiesto la scarcerazione della sua assistita, presente oggi in aula. La decisione dei giudici è attesa nei prossimi giorni. Per Zambelli, attualmente detenuta a Rebibbia, è stata fissata una nuova udienza intorno alla metà di agosto e in quella sede si discuterà dell'eventuale revoca della sua misura cautelare, come richiesto dal suo legale Pieremilio Sammarco.
Il padre al suo fianco
Fuori dall’aula era presente il padre di Zambelli, che si è detto “molto preoccupato” per lo stato di salute di sua figlia. “E’ stata operata recentemente alla testa. Deve assumere nove pasticche al giorno”. L’uomo, 77 anni, era in casa quando è entrata la polizia nell’appartamento nel quartiere Aurelio a Roma arrestare la figlia. “C’è un mandato di arresto per lei in Brasile è per questo è scappata qui in Italia. Con un altro governo in Brasile non sarebbe successo”.