Una giovane studentessa fuorisede a Venezia ha condiviso sui social l’episodio di razzismo da parte della sua proprietaria di casa. Sarebbe stata cacciata dall’alloggio dalla sera alla mattina e nel video fa sentire gli insulti. “È stata cacciata di casa dalla proprietaria che ha motivato la sua scelta con frasi intrise di razzismo e pregiudizi antimeridionalisti”, accusano dal sindacato studentesco dell’Unione degli Universitari
È diventato virale il video-denuncia pubblicato da una studentessa universitaria fuori sede a Venezia. La ragazza racconta di essere stata cacciata all’improvviso dall’appartamento in cui abitava e pesantemente insultata con epiteti discriminatori come “Terrona di m…”. Il fatto è accaduto nei giorni scorsi e ha sollevato una forte ondata di indignazione sui social e nel mondo accademico.
Il supporto da parte dei sindacati
Il video ha superato il mezzo milione di visualizzazioni in poche ore, raccogliendo migliaia di messaggi di solidarietà. Anche l’Università Ca’ Foscari di Venezia è intervenuta con una nota ufficiale per esprimere vicinanza alla studentessa e condannare ogni forma di discriminazione: “Siamo al fianco della nostra studentessa. Episodi del genere non devono accadere, né a Venezia né altrove. La nostra comunità è aperta, inclusiva e non tollera razzismo o abusi”.
Il caso ha innescato anche una riflessione più ampia sul caro-affitti e sul problema degli alloggi per studenti fuori sede, spesso costretti a vivere in condizioni precarie o in nero. Il sindacato studentesco ha chiesto un intervento urgente del Comune e della Regione per monitorare gli affitti irregolari e garantire tutele adeguate agli studenti.
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L'associazione studentesca veneta è indignata
Indignata l’Unione degli Universitari UDU che parla di “episodio inaccettabile”. “È stata cacciata di casa dalla proprietaria che ha motivato la sua scelta con frasi intrise di razzismo e pregiudizi antimeridionalisti” accusano gli studenti.
“Venezia è una città universitaria e non può tollerare discriminazioni di questo tipo, né tra le calli né nelle stanze in affitto”, accusano dal sindacato degli studenti denunciando una situazione a che a loro dire non sarebbe affatto isolata. “Un episodio inaccettabile, non è solo un fatto personale ma il sintomo di un clima sempre più ostile nei confronti di chi studia, lavora, vive e contribuisce alla città, ma viene trattato come corpo estraneo solo per provenienza geografica” hanno scritto a corredo del video, aggiungendo: “Ci schieriamo al fianco della ragazza colpita e di tutte le persone che ogni giorno subiscono abusi e discriminazioni”.